Bolletta della luce da 19mila euro, nuovo caso in lucchesia

25 settembre 2019 | 14:22
Share0
Bolletta della luce da 19mila euro, nuovo caso in lucchesia

Una stangata da ben 19mila euro. A tanto ammonta una bolletta della luce che un malcapitato consumatore lucchese si è visto recapitare. L’utenza, intestata ad una persona in su con l’età, fa riferimento ad un piccolo studiolo aperto poche ore al giorno. Una cifra astronomica davvero incompatibile con il tipo di attività e dovuta, secondo gli esperti del Punto Energia di Sant’Anna, al cambio del contatore. Un nuovo caso di “bollette pazze” dovuto semplicemente ad un disguido tecnico, eppure il percorso per non dover pagare la bolletta si sta trasformando in un vero e proprio calvario per l’utente. Per altro, non sarebbe l’unico caso accaduto nel corso del 2019.

A spiegare l’accaduto è Lukasz Wilk, titolare del Punto Energia di via Pisana a cui l’utente si è rivolto per carcare di risolvere la situazione: “Stiamo parlando di un’utenza da 1,5 kilowattora, una cosa irrisoria: è come se si cercasse di riempire una piscina olimpionica con una fontana da giardino. Io ho fatto un po’ il conto della serva e, con una tariffa media, ci vorrebbe che quel contatore funzionasse ininterrottamente 24 ore su 24 per 5-6 anni per poter arrivare a spendere una cifra del genere”.
Ma a cosa è dovuta allora questa cifra astronomica? “Di solito queste bollette sono dovute a problemi tecnici – spiega il titolare dell’agenzia di via Pisana – Abbiamo riscontrato che tra aprile e maggio sull’utenza in questione è stato cambiato il contatore. Una procedura normalissima che ha il solo fine di mettere a disposizione dei consumatori strumenti più moderni. Purtroppo però a volte queste sostituzioni possono comportare dei problemi: quando viene installato il nuovo contatore possono partire in automatico dei ‘ricalcoli’ che non tengono in considerazione tutta una serie di parametri. Da questi ricalcoli è venuta fuori la bolletta pazza”.
Un semplice disguido dunque, eppure venirne a capo non è così semplice. La questione infatti sta andando avanti da alcuni mesi: “Purtroppo non è così facile andare a trattare con le società che gestiscono la rete – spiega Wilk – Noi facciamo sempre partire delle segnalazioni in questi casi ma spesso e volentieri ti trovi di fronte ad una macchina che annota che c’è un problema, in questo caso una bolletta non pagata, e in automatico applica un depotenziamento o addirittura la sospensione della fornitura. Non tutte le società sono così per fortuna: abbiamo avuto almeno un altro paio di casi simili nel corso dell’ultimo anno che siamo riusciti a risolvere. Questo nello specifico è un po’ più complesso ma ne verremo a capo”.
L’agenzia ha subito attuato una strategia per tutelare l’utente: “Il consumatore nei confronti di questi colossi non è che un puntino – aggiunge Wilk – Per questo cerchiamo di stare al suo fianco e di tutelarlo, anche attraverso il nostro contatto diretto. Abbiamo messo l’utente in ‘protezione’che significa che gli abbiamo fatto cambiare tipo di contratto in modo da metterlo al riparo da possibili sospensioni del servizio. Purtroppo quando ci sono delle segnalazioni di bollette ‘strane’, le società dovrebbero prendersene carico e fare le dovute verifiche prima di richiedere il pagamento. Purtroppo non tutte fanno così: molte chiedono lo stesso il pagamento della bolletta e poi eventualmente provvedono alla restituzione delle somme non dovute ma è una procedura molto più macchinosa che non tutela i consumatori. Sulla buona fede della persona in questione io non ho dubbi: è una persona anche di una certa età con un’attività veramente irrisoria, per questo abbiamo deciso di stare al suo fianco in questa difficile partita”.