Ex Salov, blitz degli agenti. Ordinata la bonifica

27 settembre 2019 | 13:26
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Ex Salov, blitz degli agenti. Ordinata la bonifica

Chiusura degli accessi e completa bonifica dell’area dell’ex Salov: il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha firmato questa mattina (27 settembre) un’ordinanza contingibile e urgente per motivi igienico sanitari che impone ai proprietari dell’immobile dell’ex Salov, la completa messa in sicurezza dell’edificio. L’atto arriva dopo il sopralluogo congiunto eseguito dalla polizia municipale, polizia di stato e Asl. il successivo verbale della Asl riporta testualmente: “l’area esterna è delimitata in parte da muri di recinzione, cancellate con la presenza di varchi che permettono l’accesso incontrollato di persone; inoltre sono presenti delle inferiate ad alcune finestre che agevolano lo scavalcamento del muro di recinzione. L’interno dell’area si presenta in gravissime condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, per la presenza di grandi cumuli di rifiuti solidi urbani, rifiuti ingombranti, deiezioni umane, materiale in stato di decomposizione e macchinari, silos e depositi obsoleti appartenenti all’Ex Oleifico Salov. In alcuni capannoni è presente materiale liquido di origine chimica non identificato, sversato in parte sul pavimento e/o suolo. La struttura muraria di alcuni immobili presenta cedimenti e crolli e in altre parti le mura presentano umidità a tutta altezza. All’interno vi è una cabina elettrica di trasformazione ancora sotto tensione che risulta accessibile e non idoneamente protetta in sicurezza. Son ben evidenti coperture in cemento amianto di alcuni capannoni in precarie condizioni di manutenzione con rottura di lastre e lastre in sfaldamento con dispersione di materiale sul suolo. Nelle aree esterne ai capannoni è presente una rigogliosa vegetazione e rifiuti che possono favorire la crescita di zanzare. E’ evidente che l’area interessata è oggetto di bivacchi da parte di persone senza fissa dimora esposti a gravi pericoli di varia natura”.

Il blitz degli agenti e dell’Asl trae origine anche dalle sempre più numerose proteste dei residenti per l’andirivieni di cittadini clandestini in cerca di rifugio per trascorrere la notte, ulteriormente amplificate a seguito del ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione la notte del 17 settembre scorso.
Il blitz ha consentito al personale di constatare una situazione di “estremo degrado igienico-sanitario, con presenza di enormi quantità di rifiuti solidi rinvenuti sia al piano terra che al primo piano”: c’erano stanze adibite a dormitori, bombole del gas vuote, vecchi badili di olio, centinaia di bottiglie, materassi, valigie, vestiario, escrementi, residui di cibo, vecchi ed inutilizzabili apparecchi elettronici.
Per accedere allo stabile erano stati divelti degli elementi ferrosi consentendone l’accesso all’interno della struttura che si presentava in pessimo stato di conservazione, con porzioni della copertura già crollate ed altre parti in procinto di rovina. I locali internamente sono risultati assolutamente fatiscenti e ingombri di immondizie e calcinacci.
In alcuni locali è stato anche possibile riscontrare evidenti segni di bivacco, seppur nell’intera struttura non sono state trovate in quel momento persone che vi dimorassero.
Oggi l’ordinanza del sindaco impone la “chiusura di tutti gli accessi, porte, portoni e finestre, con interventi in muratura e apposizione di rete elettrosaldata di altezza non inferiore a metri 2,50 al cancello di ingresso, al fine di rendere inaccessibile il perimetro del fabbricato. Valutazione dello stato di manutenzione della presenza di cemento-amianto presente nell’area. Bonifica dell’area, mediante la rimozione di tutti i rifiuti presenti all’interno dell’area e dei capannoni secondo le modalità di legge e la sanificazione degli ambienti interni allo stabile. Messa in sicurezza della cabina elettrica presente nell’edificio”.
Il proprietario, una volta adempiuto all’ordinanza, dovrà inviare al Comune di Viareggio una relazione tecnica illustrativa delle operazioni di bonifica svolte e delle opere in muratura poste in essere per garantire l’inacessibilità dell’edificio, entro 30 giorni a partire da oggi (27 settembre), data della notifica dell’atto. Pena una denuncia all’autorità giudiziaria per “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”, oltre agli ulteriori reati ravvisabili come conseguenza indiretta della violazione.
“Per troppo tempo Viareggio ha atteso che la proprietà dell’ex Salov dimostrasse attenzione e cura per un edificio divenuto ormai preda del degrado più assoluto – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Adesso è arrivato il momento di dare una svolta tanto più se la zona non è nuova a fatti di cronaca anche gravi, come quello avvenuto nei giorni scorsi”. “L’impegno congiunto e coordinato della Polizia municipale e della polizia di Stato ancora una volta ha portato un risultato importante – aggiunge il primo cittadino – che si aggiunge al gran lavoro fatto per i locali dell’ex Telecom”. (Si ricorda che l’ordinanza per la messa in sicurezza dell’ex Telecom è stata notificata il 29 agosto scorso).
“Il rispetto delle regole e della legalità deve essere una priorità per tutti – conclude il primo cittadino – imprescindibile a maggior ragione quando di mezzo ci sono la libertà e la salute dei cittadini”.