
Un incidente fotocopia, a dieci giorni esatti dalla tragedia in cui ha perso la vita Joanna Keib, la giovane madre di 35 anni, rimasta uccisa nell’auto finita nella scarpata sotto la strada in via del Tiro a Segno a Sant’Anna, nella discesa dal parco fluviale. Una tragedia che non aveva lasciato scampo alla donna, morta davanti agli occhi del marito che guidava e del figlio, rimasto fortunatamente illeso.
Questa sera (29 settembre) un incidente drammaticamente simile a quello ha visto coinvolta ancora una donna, 49 anni, anche lei residente a S. Anna: la sua auto in cui si trovava da sola è precipitata giù nel dirupo, nello stesso punto in cui era finita la Opel Zafira della coppia di S. Anna, segnata da quella terribile tragedia della sera del 19 settembre scorso.
La donna, fortunatamente, non è in pericolo di vita ma è stata ugualmente condotta al pronto soccorso dell’ospedale San Luca con il codice rosso, con un politrauma e sotto choc per lo spavento. La dinamica è al vaglio ma sembra assolutamente simile a quella dell’incidente mortale della scorsa settimana. Sul luogo dell’incidente il 118 ha inviato ambulanza e auto medica che una volta prestate le cure alla donna l’hanno condotta in pronto soccorso e affidata alle cure del 118, mentre i vigili del fuoco, intervenuti con una squadra, hanno provveduto a recuperare il mezzo. L’incidente di questa sera riaccende le polemiche sulla sicurezza di quel tratto di strada, scarsamente illuminato e soprattutto privo di guardrail. Quello di stasera, ad essere precisi, è il terzo caso di incidente del genere in pochi giorni nello stesso tratto di strada, che si è rivelato essere veramente pericoloso. Per chi discende dal parco fluviale, infatti, la strada diventa all’improvviso in discesa, proprio in corrispondenza della curva a gomito, che lascia pochi spazi di manovra se non affrontata correttamente o a velocità sostenuta.