
La moglie voleva separarsi e lui ha iniziato a minacciarla e picchiarla, 36enne di origini straniere condannato a 11 mesi e 10 giorni di reclusione. Questa la decisione del gup del tribunale di Lucca, Giuseppe Pezzuti, a seguito di un’udienza che si è celebrata nei giorni scorsi con il rito abbreviato.
Ma il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati, per il quali è stato condannato l’imputato, è stato commesso davanti ai figli minori e quindi la condanna, quando sarà eventualmente definitiva, potrebbe non beneficiare della sospensione, anche se inferiore ai 3 anni di reclusione, e quindi potrebbe essere scontata, seppur attraverso misure alternative alla detenzione. Confermato anche il divieto di avvicinamento alla donna.
Lo scorso anno l’uomo dopo aver appreso della decisione della moglie, italiana, di voler chiedere la separazione e poi il divorzio, per i giudici avrebbe iniziato a mettere in atto comportamenti violenti e minacciosi anche in presenza dei due figli minori. Minacce di vario genere e tipo fino alle minacce di morte e ad alcuni episodi di violenza fisica che hanno poi convinto la donna a rivolgersi alle forze dell’ordine e alla magistratura. Per ben due volte la donna aveva dovuto ricorrere alle cure dei sanitari e proprio da questi episodi sono venute fuori le indagini e poi l’iter giudiziario a carico dell’imputato.
Un triste refrain sempre uguale che vede troppo spesso i partner maschili diventare ingestibili e violenti quando capiscono che il partner femminile vuole interrompere la relazione. La violenza diventa l’unico modo per rapportarsi, a volte con esiti tragici ma sempre e comunque devastanti per le vittime.
Vincenzo Brunelli