Moria di pesci nel Rio Leccio, giallo a Porcari

1 ottobre 2019 | 16:39
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Moria di pesci nel Rio Leccio, giallo a Porcari

Brutto episodio questo pomeriggio (1 ottobre) a Porcari. Un liquido scuro si è infatti propagato lungo il corso d’acqua Rio Leccio in prossimità della scuola Enrico Pea causando anche una moria di pesci che abitano il corso d’acqua. Sul posto, come ha scritto il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari sulla sua pagina Facebook, sono intervenuti i vigili urbani, l’ufficio ambiente e i tecnici di Arpat. Al lavoro anche un’autobotte che sta cercando di filtrare l’acqua inquinata. Tra le ipotesi, vista l’assenza di aziende nelle vicinanze, la possibilità che sia stato un privato a sversare la sostanza inquinante nell’acqua.

“Non ci sono parole per chi ha rispetto dell’ambiente e degli altri uguale a zero – il commento del primo cittadino – Stiamo cercando di limitare i danni con un pompaggio urgente tramite autobotte”.
“Si tratta di un atto vile procurato da persone senza scrupoli che hanno come solo scopo quello del guadagno a scapito dell’ambiente – afferma l’assessore all’ambiente Franco Fanucchi -. Mentre tutta la popolazione mondiale si sta svegliando e sta cercando i modi per curare il nostro pianeta, esiste ancora gente che in barba a tutte le regole, continua a provocare danni di questo tipo. Auspico che sia fatta piena luce sui responsabili e che vengano puniti nel modo che meritano”.
Arpat, comunque, nel pomeriggio ha prelevato campioni di acqua. In base ai risultati si capirà se andrano prese o meno altre decisioni sul da farsi. Alcune misurazioni fatte in diretta evidenziavano comunque un bassissimo livello di ossigeno da cui è derivata la morte dei pesci. A sud del ponte sono state piazzate delle “salsicce” galleggianti che hanno la funzione di assorbire eventuali sostanze portate dalla corrente quasi assente. Si è poi intervenuti con un pompaggio in emergenza e gli operatori hanno aspirato molto superficialmente sul pelo dell’acqua per portare via il più possibile le sostanze estranee che galleggiavano: si parla di migliaia di litri.
Dopo l’emergenza si cercherà di individuare il responsabile dello sversamento e considerare le eventuali conseguenze penali.