C’è la mano dell’uomo dietro ad un vasto incendio scoppiato in un terreno agricolo di via Salvetti a Porcari nella serata di oggi (11 ottobre). Il responsabile, un agricoltore della zona, è già stato individuato dalla polizia municipale intervenuta, durante le operazioni di spegnimento del rogo gestite dai vigili del fuoco, in collaborazione con la protezione civile. Sul posto sono intervenuti anche tecnici dell’Asl e dell’Arpat per verificare la situazione: sembra infatti che oltre al letame e ad alcune balle di fieno possano essere state bruciate altre sostanze, anche se al momento non sussistono particolari rischi.
L’incendio ha creato apprensione fra i cittadini della zona, che già nel pomeriggio avevano segnalato un odore acre e pungente nell’aria.
Qualcuno stava bruciando sterpaglie, ma evidentemente – è l’ipotesi degli inquirenti -, la situazione gli è sfuggita di mano. Tra l’altro, l’episodio è accaduto a soli 100 metri dal punto in cui si è verificato, alcuni giorni fa, lo sversamento nel rio Leccio che ha provocato una moria di pesci ma un collegamento con i due episodi, al momento, è soltanto una ipotesi da approfondire eventualmente per gli inquirenti. Sul posto, in serata, sono giunti anche i carabinieri e il sindaco Leonardo Fornaciari, avvisato dalla municipale, è voluto andare in via Salvetti per verificare di persona la situazione.
I vigili del fuoco hanno dovuto operare con più mezzi, insieme alla protezione civile per cercare di circoscrivere le fiamme, che per fortuna non hanno coinvolto abitazioni o manufatti. L’ipotesi, tuttavia, è che l’incendio sia stato acceso volontariamente da un agricoltore che ha bruciato un mucchio di letame e fieno. L’odore fastidioso si è diffuso velocemente in tutta la zona, facendo scatenare prima un tam tam sui social e poi l’intervento delle autorità per verificare cosa stesse accadendo.