Sicurezza, drastico calo per i furti in provincia

14 ottobre 2019 | 11:19
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Sicurezza, drastico calo per i furti in provincia

Un drastico calo dei furti in provincia di Lucca. È la realtà che fotografa nell’edizione di oggi (14 ottobre) il Sole 24 Ore che affronta la tappa del dossier sulla qualità della vità nelle città sul tema sicurezza.
Spicca il calo dei furti in assoluto del 18,9 per cento e di quelli in abitazione del 24,7 per cento. Lucca resta sempre nella ‘top ten’, ma al decimo posto e non ai vertici come negli anni passati.
Quanto agli altri indicatori non si registrano omicidi volontari nell’anno trascorso e neanche tentati omicidi. Anche per gli scippi Lucca è in posizione elevata della classifica, al 24esimo posto fra le province italiane. Ancora meglio, per modo di dire, per i furti con destrezza che vedono la provincia collocarsi al 12esimo posto. Posizione numero 17, invece, per i furti in esercizi commerciali. Non particolarmente frequenti, invece (71esimo posto) i furti di automobili. Non mancano le rapine (30esimo posto su 106 province italiane), le estorsioni (24esimo posto) mentre per il reato d’usura la posizione è lusinghiera: 80esima.

Segnali tutti da interpretare quelli che collocano la provincia di Lucca al 35esimo posto per reati associativi, che diventa 80esimo in caso di associazione di tipo mafioso e 88esimo per il riciclaggio di denaro.
I tanti casi di truffe e frodi informatiche trovano un riscontro in classifica con il 26esimo posto in Italia. La provincia poi detiene il 18esimo posto, poco lusinghiero, in Italia per incendi mentre scende all’82esimo per reati legati agli stupefacenti e al 62esimo per violenze sessuali.
Per una media che colloca Lucca al 20esimo posto complessivo nella classifica della criminalità, al quinto posto in Toscana dopo Firenze, Prato, Pisa e Massa Carrara.
Positivo il commento, anche sulla testata nazionale, dell’assessore Francesco Raspini: “I dati vanno commentati con sobrietà. Senza trionfalismi quando sono positivi, senza drammi quando sono negativi. Ma sopratutto, la politica non deve usarli né per vantarsi (chi governa), né per fare strumentalizzazione politica (chi fa opposizione). Tenendo conto, peraltro, che sono dati provinciali e non comunali. Ribadico che l’ordine e la sicurezza pubblica sono materie di competenza dello Stato. E’ giusto chiedere maggiori sforzi quando le cose non vanno bene e rendere doverosamente omaggio alla polizia, ai carabinieri e alla Guardia di finanza quando i reati diminuiscono. Infatti, queste statistiche sono il frutto di recenti operazioni di polizia che hanno assicurato alla giustizia numerose bande di malviventi. Cosa che, per inciso, smentisce clamorosamente il luogo comune secondo il quale “i criminali li prendono e il giorno dopo sono fuori”. Invece, le istituzioni – forze di polizia, procure, tribunali, amministrazione penitenziaria – sanno fare il loro lavoro e lo fanno bene. E i risultati si vedono”.
“Il Comune è – e resterà – al loro fianco, cercando di semplificarne il lavoro, per quanto possibile – prosegue Raspini – Attraverso il contributo della polizia municipale, che fra poco verrà potenziata con il servizio di prossimità nelle frazioni. Mediante l’estensione delle rete di videosorveglianza collegata alle sale operative di polizia e carabinieri e con decine di altre iniziative che ogni giorno cerchiamo di mettere in campo. C’è chi usa il minimo fatto di cronaca per fare strumentalizzazione politica e cercare visibilità. Noi cerchiamo di fare tesoro di tutte le critiche, anche di quelle che non condividiamo, per cercare di fare sempre di più e meglio. Convinti, però, che sulla sicurezza come su tante altre cose sia preferibile la visione d’insieme rispetto al guardarsi le dita dei piedi”.