Alcol e sigarette fra minorenni, insegnante denuncia

28 ottobre 2019 | 07:41
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Alcol e sigarette fra minorenni, insegnante denuncia

Cronache di storie quotidiane, di weekend in città con ragazzi anche molto giovai fra alcol, sigarette e, forse, droghe leggere. È la testimonianza di Elena Baroni, insegnante, che racconta, criticamente, una passeggiata in un qualunque weekend dentro le mura.

“Per un genitore di un ragazzo adolescente – racconta Elena Baroni – trascorrere un sabato sera in città può essere un’esperienza davvero preoccupante. Per un insegnante di scuola media può essere un’esperienza disarmante, perchè rischia di veder vanificato in una mezz’ora di passeggio il lavoro di settimane. I più piccoli (fascia 12-15 anni) hanno come punto di ritrovo la zona di Porta san Pietro, Caffè delle Mura, gelateria Veneta. E’ bello vedere gruppi di ragazzi che escono, si incontrano, socializzano, certo. Danno l’idea di una città giovane e viva. Però… se si sta mezz’ora nei dintorni di P orta san Pietro e si osserva, si vedono gruppi di ragazzini anche molto piccoli che indisturbati prendono d’assalto il distributore automatico delle sigarette (che ci vuole a procurarsi la tessera di un adulto?) senza che nessuno, un passante, un vigile, un poliziotto intervenga. Cosicchè quasi tutti girano con una sigaretta in mano. Ragazzine di 13 anni intanto vanno in uno dei molti locali della zona e si procurano delle birre… che naturalmente gli esercenti vendono con tranquillità, scambiandole forse, chissà, per maggiorenni.. tutto può essere. Forse le famiglie sono disattente, forse alcuni genitori non sanno, e magari li invito a farsi un giro anche loro al Caffè delle Mura”.
“Un insegnante forse è meglio che se ne stia a casa – prosegue Baroni – per non rischiare di incontrare i propri alunni e provare quel senso di impotenza e frustrazione che ho provato io sabato scorso. La scuola lavora sulla legalità e sulla prevenzione dalle dipendenze, ma questi ragazzini sono poi lasciati soli e liberi di trasgredire e di perseverare nella trasgressione. I fatti smentiscono le parole dell’insegnante, anche il più appassionato. Chi impedisce loro di procurarsi fumo, alcool e chissà, forse anche qualche spinello? (si vocifera che Porta San Pietro sia anche luogo di spaccio). In barba alla legge che dovrebbe proteggere i minori dall’uso di sostanze nocive, ma che non viene assolutamente né rispettata né fatta rispettare”.
“Questa lettera aperta – chiude Elena Baroni – è un appello al sindaco e alle forze dell’ordine perchè intervengano in qualche modo, con maggiore efficacia, per impedire a questi ragazzi poco più che bambini di cominciare a farsi del male, così, banalmente, perchè tutti lo fanno, il sabato sera. Voglio vedere i ragazzi in giro, e tra loro mio figlio e i miei alunni, ma in sicurezza, Non vorrei più vedere tredicenni procurarsi indisturbati sigarette e birre. E il mio, voglio precisare, non è bigottismo, perchè lo so, cercare la trasgressione a quell’età è più che normale… ma quello che realmente preoccupa non è la voglia di un adolescente di trasgredire, ma il fatto che possa farlo alla luce del sole (o al chiaro di luna) senza bisogno di nascondersi o senza necessità di pentirsi perchè è ormai una trasgressione sdoganata, ammessa, tollerata. L’adulto, anche in divisa, deve intervenire, la legge deve farsi sentire, deve supportare genitori e insegnati nel faticoso lavoro educativo e deve mettere dei paletti, dei limiti oltrepassando i quali si può rischiare una sanzione. L’adolescente, anche trasgredendo, cerca il limite, e se non trova l’adulto pronto a darglielo, può perdersi. Io non voglio perdere i miei ragazzi”.