E’ stato il primo “faccia a faccia” con il giovane accusato di aver travolto e ucciso il loro figlio ventenne e di essersi poi dato alla fuga (Articolo e foto). E’ stata un’esperienza forte quella vissuta questa mattina (29 novembre) dalla famiglia di Andrea Lucchesi, il giovane di San Macario in Piano, gestore insieme alla madre e al fratello maggiore del distributore Esso di Pontetetto, morto dopo essere stato investito insieme ad altri amici la notte del 4 febbraio del 2018 in viale Europa, nella Darsena viareggina.
Questa mattina di fronte al giudice per le udienze preliminari è comparso Anthony Caturano, il parrucchiere 25enne di Torre del Lago, accusato di omicidio stradale.
Durante l’udienza la famiglia e un’associazione delle vittime della strada si è costituita parte civile, mentre il gup ha aggiornato l’udienza al prossimo 21 febbraio. In quella data deciderà il da farsi, sulla base anche delle richieste dell’avvocato difensore di Caturano, Fabrizio Miracolo.
Durante l’udienza e fuori dall’aula, si sono raccolti in tribunale tanti amici di Andrea e il clima è stato molto teso. All’interno dell’aula del tribunale, durante l’udienza a porte chiuse, si consumava il dramma di una famiglia disperata per la perdita di un figlio di fronte al giovane accusato di averne provocato la morte.
Andrea, ex atleta della Virtus Lucca non aveva avuto scampo e era morto a qualche ora dall’incidente mentre si tentava dal Versilia un disperato trasferimento a Cisanello a bordo di Pegaso, prima che l’eliambulanza potesse levarsi in volo.