Attentati incendiari, Mauro Rossetti Busa condannato a 12 anni di reclusione

Nel febbraio 2018 aveva colpito un distributore di benzina e un palazzo nelle vicinanze di Casapound
Condannato a 12 anni di reclusione per incendio, evasione e fabbricazione di materiale esplosivo, minacce e con l’aggravante della recidiva e della pericolosità sociale.
Questa la pena per l’anarchico lucchese Mauro Rossetti Busa, 61 anni, per gli attentati nelle vicinanze della sede di Casapound e al distributore Eni di Sant’Anna del 2018.
Questa la decisione della corte d’Assise di Lucca dopo aver ascoltato le arringhe difensive, le parti civili e le richieste del pubblico ministero, della Dda di Firenze, che aveva chiesto 9 anni di reclusione.
Mauro Rossetti Busa aveva collezionato denunce e arresti in serie tra le province di Lucca e Firenze. Proprio a Firenze, nel marzo del 2004, fece scalpore il suo violento attacco a un pubblico ministero durante l’udienza di un processo: “Ti mando un pacco-bomba, la prossima sarà per te e per questi sbirri”, disse alludendo all’invio, il giorno precedente, di una busta esplosiva al sindaco di Firenze.
Nel 2007 fu poi condannato a cinque anni per incendio doloso e per la detenzione e fabbricazione di esplosivi. Dopo essersi fatto notare per altre scorribande, compresa una rapina nel dicembre del 2017 che gli era costata i domiciliari, intorno alle 21 dell’1 di febbraio del 2018 ha dato l’assalto a due obiettivi considerati simbolici: un distributore Eni, la multinazionale è da tempo nel mirino degli anarchici per le attività all’estero, e un palazzo nelle vicinanze della sede di Casapound.
Poche ore erano bastate agli agenti della Digos, agli ordini del dirigente Leonardo Leone, per arrivare a lui e far scattare le manette, anche perchè l’uomo era appunto agli arresti domiciliari quando ha commesso i fatti oggetto del procedimento penale.
Ora la pesante condanna di primo grado che chiude il primo capitolo della vicenda giudiziaria.