Si dà fuoco per impedire lo sfratto: muore dopo ore di agonia
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Non ce l’ha fatta il 41enne che ha incendiato la casa dove viveva ad Altopascio
E’ morto dopo ore di agonia. Il 41enne brasiliano che si è dato fuoco in casa per fermare lo sfratto esecutivo non ce l’ha fatta. Nella notte i medici del centro ustionati dell’ospedale Cisanello di Pisa ne hanno dovuto dichiarare la morte: troppo gravi le ustioni riportate, su quasi il 70% del corpo.
Un dramma della disperazione quello di Edson Pinheiro De Silva Filho, che da qualche tempo era alle prese con difficoltà a far fronte al pagamento dell’affitto della casa al piano terreno di un condominio di Corte Panattoni ad Altopascio dove ieri (13 gennaio) attorno a mezzogiorno è scoppiato l’inferno.
Al mattino si era presentato a casa sua l’ufficiale giudiziario accompagnato dai carabinieri: all’uomo ha mostrato lo sfratto esecutivo, arrivato dopo diversi solleciti. Tutti andati a vuoto.
Edson da quell’appartamento non voleva andarsene. L’alternativa era la strada. Così quando ha visto che tutto andava perduto, è corso in casa e si è chiuso dentro. Ne è uscito poco dopo, il corpo in fiamme. Una scena terribile nel piazzale davanti casa, dove in pochi minuti sono accorsi i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. Per l’uomo è scattato il trasferimento d’urgenza con Pegaso a Cisanello.
Qui era stato ricoverato nella rianimazione di Cisanello, dove nella notte è spirato. Una tragedia che ha provocato già le prime reazioni. E che per fortuna non ha coinvolto altre persone. Una famiglia composta da madre e due bambini che vive al piano superiore era stata tratta in salvo dai carabinieri. I piccoli sono stati condotti in ospedale per accertamenti ma non avranno conseguenze.
Sull’episodio interviene anche la consigliera regionale del Pd, Alessandra Nardini: “La vicenda del quarantunenne di Altopascio, morto al Centro Grandi Ustioni di Pisa dopo essersi dato fuoco in seguito alla notifica di sfratto, è terribile e dolorosissima. Ci pone il tema del diritto a una casa dignitosa per tutte e tutti, l’urgenza di riportare il contrasto all’emarginazione, alla povertà e all’esclusione al centro dell’agenda economica e sociale della Politica. Sono temi centrali, su cui il dibattito pubblico dovrebbe concentrarsi di più”.