Abbandono di anziani non autosufficienti, a processo il gestore di una Rsa

È il secondo rinvio a giudizio per il responsabile della struttura
Altri guai giudiziari per il gestore di una casa famiglia della Lucchesia.
Dopo il rinvio a giudizio per maltrattamenti nei confronti degli ospiti della Rsa ora arriva un altro rinvio a giudizio stavolta per abbandono di persone incapaci.
Per l’accusa il gestore avrebbe esposto sei anziani non autosufficienti ospiti della struttura, negli anni passati, a seri pericoli per la loro incolumità. Secondo gli inquirenti gli anziani, malati e non autosufficienti, avrebbero dovuto praticamente badare a loro stessi per mesi per la mancanza di personale e di personale adeguato e con i requisiti di legge oltre alla totale assenza dei requisiti minimi necessari della stessa struttura che accoglie persone con questi tipo di difficoltà, secondo le normative vigenti.
Queste ipotesi accusatorie sono state accolte dal gup del tribunale lucchese Alessandro Trinci che ha disposto il rinvio a giudizio per il gestore della struttura che il prossimo 3 luglio dovrà comparire in aula per difendersi da tutte le accuse degli inquirenti. Un paio di anni fa con un blitz dei carabinieri la struttura era stata chiusa e gli anziani erano stati trasferiti altrove.
Poi la riapertura, ma sotto condizione che non si ospitassero più anziani non autosufficienti, che necessitano di mezzi specifici che la struttura comunque non possedeva, in attesa dell’inchiesta che aveva avviato la magistratura. Un doppio filone giudiziario a carico del gestore che a marzo dovrà comparire in aula per le ipotesi di maltrattamento degli anziani e a luglio per il processo per abbandono di persone incapaci.