Furti nelle case, tre in manette per ricettazione

Un colpo era stato messo a segno in una abitazione di Capannori
Un’operazione che ha portato in manette tre persone per ricettazione che tocca anche la Piana di Lucca. Tra la refurtiva trovata ai tre malviventi arrestati dalla polizia di Pisa anche materiale relativo ad un furto in abitazione a Capannori.
I tre erano già finiti sotto la lente di ingrandimento degli investigatori della squadra mobile quando, il 3 gennaio scorso, erano stati fermati da una pattuglia della sezione antirapina, mentre si aggiravano a bordo di una autovettura con fare sospetto nel quartiere di Porta a Lucca. All’epoca, gli agenti li fermarono e procedettero a perquisire l’appartamento dove temporaneamente dimoravano: un B&B alle porte della città.
Nella circostanza, gli investigatori avevano scoperto che l’appartamento era stato adibito a vero e proprio hub della refurtiva, composta da numerosi orologi di marca Rolex, Cartier, Sector, Casio, nonché numerosi preziosi tra cui: orecchini, anelli, collane, bracciali d’oro e pietre preziose tra cui diamanti, smeraldi e rubini bottino che, per un valore considerevole di alcuni pezzi particolarmente pregiati, sfiora i 100.000 euro.
Tra gli oggetti, erano presenti anche due penne Mont Blanc, numerose borse e zaini firmati di note griffe tra cui Gucci, Prada e Fendi oltre ad una ingente somma di denaro sia in valuta corrente che straniera, circa 3000 euro e 60 sterline.
Il rinvenimento del bottino ha condotto gli investigatori, guidati dal commissario capo Fabrizio Valerio Nocita, a svolgere degli approfondimenti sulla provenienza furtiva degli oggetti. Grazie alla preziosissima collaborazione dei cittadini che, dopo la pubblicazione avvenuta il 7 gennaio scorso della refurtiva sugli organi di stampa locali, hanno affollato di telefonate gli uffici della squadra mobile, è stato possibile accertare che una parte di quei beni proveniva da una serie di furti commessi tra le province di Pisa e Lucca nel periodo dal 31 dicembre al 3 gennaio scorsi.
Infatti, mentre i residenti erano assenti per godersi le meritate vacanze invernali, le loro abitazioni venivano visitate e depredate da ignoti malfattori. Grazie allo sforzo degli investigatori, è stato possibile ricostruire ben 6 episodi criminosi, tre dei quali commessi in 3 appartamenti nel centro cittadino nella zona di Porta a Mare, uno all’interno di una villa a Pontasserchio, un altro dentro un’altra villa a San Giuliano ed un ultimo, molto ingente, all’interno di una abitazione di Capannori.
Gli elementi raccolti hanno inchiodato i tre albanesi alle loro responsabilità. Il pubblico ministero titolare delle indagini, Giovanni Porpora, ha richiesto al gip la misura della custodia cautelare in carcere.