Imprenditore agricolo muore schiacciato dal muletto che si ribalta

Disperati soccorsi a Pieve San Lorenzo: è morto davanti agli occhi del figlio
E’ morto a pochi mentri dal capannone della ditta di ortofrutta e castagne che prende il nome da lui, un’attività per la quale aveva cambiato vita, rinunciando a quello che per molti oggi è un miraggio: il posto fisso. Quel lavoro diventato una passione, purtroppo, lo ha ucciso mentre stava scendendo la strada di casa verso la provinciale che collega Casola a Pieve San Lorenzo con un carrello elevatore, nella sua proprietà in via della stazione, a Minucciano.
L’imprenditore, Loriano Martini, 68 anni, ex dipendente delle ferrovie e capostazione per tanti anni ad Aulla, è rimasto schiacciato sotto al muletto che si è rovesciato mentre stava percorrendo una strada in discesa all’esterno della sua attività in direzione della provinciale, dove poi il suo corpo è finito rovinosamente.
Forse un errore, forse il terreno reso scivoloso dalle piogge di questi ultimi giorni: una terribile fatalità che ha tolto la vita all’imprenditore, di fronte agli occhi del proprio figlio che si trovava a fianco del mezzo e non ha potuto fare nulla per evitare la tragedia.

Il dramma si è consumato per cause che sono in corso di accertamento da parte dei carabinieri, attorno alle 11,15 di questa mattina (3 febbraio) nell’area all’esterno della sede della ditta familiare di cui Loriano era titolare. All’interno dello stabilimento c’erano alcuni clienti arrivati ad acquistare verdure, che sono accorsi quando hanno sentito gridare il figlio di Loriano. Vittorio era a fianco del mezzo e lo ha visto ribaltarsi e finire al di sotto del poggio sulla strada provinciale, rimasta bloccata per consentire gli accertamenti del caso ai carabinieri.
Il corpo del padre è finito sotto, schiacciato. Sono scattati subito, disperati, i soccorsi. Il 118 ha inviato sul posto l’automedica di Fivizzano e l’ambulanza della Croce Bianca di Codiponte in Lunigiana ed ha fatto levare in volo l’elisoccorso Pegaso 3, mentre sul posto giungeva anche una squadra dei vigili del fuoco di Castelnuovo. Tutto, tragicamente, inutile. L’imprenditore, molto noto in tutta la Garfagnana e la Lunigiana, non ce l’ha fatta: è morto poco dopo mentre i soccorritori cercavano di salvargli la vita.

Disperati sono accorsi anche i familiari, per i quali si è consumata una tragedia insostenibile: la moglie Danila Paoli e i due figli, Vittorio e Sabrina. La notizia del drammatico incidente si è presto diffusa in tutta la zona, anche perché la ditta Loriano Martini è frequentatissima da queste parti. Un vero e proprio punto di riferimento per le castagne e i suoi lavorati: dalle farine fino ai prodotti essiccati.
Sul posto carabinieri e operatori del dipartimento della prevenzione dell’Asl hanno svolto gli accertamenti necessari a chiarire la dinamica dell’infortunio. Una terribile fatalità su cui si cerca di fare luce.
Stando comunque ad una prima e ancora sommaria ricostruzione, Loriano era da poco salito sul muletto e stava percorrendo una strada sterrata che confina con il capannone e conduce verso la provinciale, dove l’imprenditore era diretto. Un declivio, nei pressi della ferrovia, che lo ha tradito.
L’imprenditore si è rovesciato con il mezzo e il suo corpo è stato travolto e schiacciato dal carrello, che non gli ha lasciato scampo, facendolo poi finire in mezzo alla strada.
A quell’attività Loriano, insieme alla moglie, aveva dedicato tutta la vita. Circa 20 anni fa i due avevano lasciato il loro lavoro: lui quello di ferroviere, lei l’impiego all’ufficio registro di Aulla. Si erano dedicati a quel nuovo lavoro anima e corpo, capendo le potenzialità delle castagne e della cura e promozione dei prodotti tipici del territorio.
E la loro formula aveva avuto uno straordinario successo: in autunno, al momento della raccolta delle castagne, l’attività dei Martini brulica di persone, gente che raccoglie il frutto dei boschi e lo porta qui per ricavarne farina. Un’attività che Loriano aveva fatto crescere, mantenendola sempre di fronte alla propria casa. Dove anche oggi si trovava, nel giorno più tremendo per tutti i suoi familiari.