Reperibilità medici, ordine di Lucca alla Regione: “Sdegno per minaccia sanzioni”

Quiriconi: “Facciamo il nostro dovere senza necessità di ordinanze”
L’ordine dei medici di Lucca sul piede di guerra contro la Regione. L’ordine, infatti, “respinge con sdegno“, si legge in una nota a nome di tutti i medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia, “le minacce di sanzioni disciplinari, fino alla revoca della convenzione, in caso di violazione del punto b dell’articolo 5 dell’ordinanza numero 3 della Regione Toscana. Minacce della Regione riportate su diverse testate nazionali il 25 febbraio”.
L’articolo in questione dispone l’obbligo per i medici di medicina generale e per i pediatri di famiglia di essere reperibili nei giorni feriali e festivi dalle 8 alle 20.
“I medici della Provincia di Lucca, così come tutti i medici italiani – afferma il presidente dell’Ordine di Lucca Umberto Quiriconi – si sentono profondamente offesi da queste minacciose affermazioni, dalle quali traspare la profonda ingratitudine nei loro confronti. Dobbiamo invece rilevare, con profondo orgoglio, che i medici, senza essere stati dotati fino ad ora di alcun dispositivo di protezione individuale, stanno onorando l’articolo 32 della Carta Costituzionale, esponendosi a rischi non banali”.
Quiriconi ricorda e sottolinea con fermezza che “il medico in ogni situazione di calamità deve porsi a disposizione dell’autorità competente, così come sancito dal giuramento professionale e dall’articolo 9 del vigente codice di deontologia medica, e tutto questo senza la necessità che alcuno emani ordinanze o minacci sanzioni”.