Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia

1 marzo 2020 | 17:49
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Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia
Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia
Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia
Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia
Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia
Morto Ivan J.Houston, protagonista della Liberazione in Lucchesia

Era sergente della 92esima divisione Buffalo. È stato più volte ricevuto dalle istituzioni locali

È morto oggi (1 marzo) all’età di 94 anni Ivan J. Houston, l’ex sergente della 92esima Divisione Buffalo, la famosa Divisione che ha combattuto per la Liberazione proprio nelle zone della Lucchesia.

Houston è stato più volte ospite in città in occasione delle commemorazioni per la Liberazione.

Ivan J. Houston è  stato sergente nella 92esima Divisione di Fanteria Buffalo, formata da valorosi soldati afroamericani, durante la campagna di Liberazione d’Italia nella Seconda guerra mondiale. All’epoca Ivan aveva 19 anni e dopo il conflitto è  tornato in Italia diverse volte sopratutto nella provincia di Lucca verso cui aveva una grande passione. Quando tornava alloggiava in una villa lucchese, usata in tempo di guerra come quartier generale del battaglione.
Ivan ricordava e raccontava con accuratezza quello che è stato il nostro territorio e quello che lui ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Cordoglio arriva dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Esprimo profondo cordoglio – dice –  per la morte di Ivan J. Houston, caporale nella 92esima Divisione di fanteria Buffalo dell’esercito degli Stati Uniti d’America, uno degli ultimi protagonisti diretti della campagna d’Italia nel 1944 e in particolare della Liberazione di Lucca, città a cui è rimasto fortemente legato tanto da tornare spesso per rinnovare la memoria di quell’impresa”.
“Ho avuto l’onore – prosegue – di riceverlo nella sua ultima visita nel settembre scorso e, sapendo quanto fosse rimasto impressionato dal nostro Crocifisso nero, di averlo accanto durante l’ultimo tratto della processione di Santa Croce, alla consegna del cero votivo al volto santo nella cattedrale di San Martino. Ivan J. Houston è stato parte di quella generazione straordinaria di uomini che con il loro sacrificio hanno riscattato l’Europa dall’orrore della Seconda guerra mondiale. Il suo racconto, le sue memorie, comprese quelle sulla segregazione razziale dei soldati di colore nell’esercito americano, sono monito ed esempio di quanto la libertà e la democrazia, oggi ritenute scontate, debbano essere protette e custodite con grande attenzione“.
Cordoglio anche dal presidente della Provincia, Luca Menesini. “È con profonda tristezza che apprendo che si è spento Ivan J. Houston – dice – uno degli ultimi testimoni della campagna Usa in Italia del 1944, caporale della Divisione ‘Buffalo’ dell’Esercito statunitense, che liberò il territorio lucchese dalle truppe nazifasciste”.

“Con lui – dice Menesini – scompare una voce importante, una delle ultime, che con la sua testimonianza ha fatto sì che l’orrore di quel periodo oscuro della storia non venga mai dimenticato ma sia da lezione anche per le future generazioni. È questa la più importante eredità che ci lascia, oltre al ricordo di una persona che, nel tempo, ha mantenuto un forte legame con la terra che ha contribuito a rendere libera”.

“Non posso che essere vicino alla famiglia Houston – conclude il presidente della Provincia e sindaco di Capannori – alla quale mi stringo in questo momento di profondo dolore, certo che la forza e la determinazione che hanno caratterizzato tutta la vita di Ivan saranno per loro, fonte di consolazione”.

Così il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio: “Lui, afroamericano – ricorda – liberava il nostro popolo, il nostro paese insieme ad altri afroamericani. Lottavano e rischiavano la vita per la nostra libertà e lo facevano da cittadini americani che vivevano sulla propria pelle l’orrore della segregazione, la non libertà in cui li aveva di fatto relegati il loro paese”.
“Credo che questa sia stata la lezione più bella che ci ha regalato Houston – prosegue – battersi per una giusta causa, per un diritto universale e inalienabile e farlo sempre, farlo comunque, farlo a prescindere, per te stesso e per gli altri, anche se – ingiustamente – non puoi goderne”.”Da cittadina libera, da italiana, da sindaco – conclude – sono onorata di aver conosciuto questo gigante. E sono fiera e orgogliosa di averlo invitato ad Altopascio, nel settembre scorso, per festeggiare insieme la Liberazione del nostro paese.  La giunta, il presidente del consiglio comunale, Sergio Sensi, l’intera amministrazione comunale, tutta la nostra comunità esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del caporale Ivan J. Houston e si stringono ai familiari e ai tanti amici in questo momento di grande dolore”.A ricordarlo anche Damiano Simonetti e Yamila Bertieri della Lega. “Oggi il mondo è più povero”, dicono.

“Houston – dicono – è venuto anche a Borgo a Mozzano e alla sala delle Oblate ha presentato il suo libro Black Warriors. I Buffalo Soldiers in collaborazione con il Museo della linea gotica di Borgo a Mozzano con presidente il dottor Peroni. Ha voluto anche visitare la linea gotica, testimonianza del tempo che è stato durante gli anni del conflitto  e che non tutti i territori hanno il privilegio di avere”.

“Di lui – afferma Bertieri – ho un bel ricordo, era una persona allegra, cordiale, di cultura e disponibile. Peccato che dal 2015 nel nostro comune non sono stati più creati eventi con Ivan che insieme a tanti ragazzi giovani, ha contribuito a liberarci da un’ingiusta guerra”.