Ora è ufficiale: scuole e università chiuse fino al 15 marzo

4 marzo 2020 | 18:36
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Ora è ufficiale: scuole e università chiuse fino al 15 marzo

Polemica per l’annuncio trapelato e poi smentito. Marcucci: “Parli solo Conte”. Tutte le attività sospese

Dopo le polemiche per l’annuncio trapelato dal consiglio dei ministri e poi smentito dal ministro Azzolina il provvedimento è ufficiale.

Scuole e università resteranno chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Questa la decisione presa “in via prudenziale” e dopo aver ascoltato il comitato scientifico dal governo dal consiglio dei ministri presieduto da Giuseppe Conte.

Il provvedimento entra in vigore da domani (5 marzo).

Tante le polemiche sull’annuncio di questa mattina, poi ritirato. Fra queste il senatore Andrea Marcucci: “In questa situazione di emergenza, Conte deve esserel’unica voce ufficiale del governo – dice –  Vanno evitati in tutti i modi messaggi confusi all’Italia ed al mondo, come sta avvenendo purtroppo ora sulla scuola. Le decisioni che riguardano la vita degli italiani devono essere comunicate tempestivamente e con certezza, non si può dire forse chiudiamo le scuole, lo decidiamo in serata”.

Il viceministro dell’economia e delle finanze, Laura Castelli, interviene sul provvedimento: “Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole potrà avere sui nuclei familiari  e sul Paese, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. È in fase
di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il ministro Gualtieri e gli altri ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi”.

Commenta la decisione anche la consigliera con delega alla sanità del Comune di Lucca, Cristina Petretti, che questo pomeriggio ha affiancato Tambellini in conferenza dei sindaci: “Siamo di fronte a una scelta che avrà conseguenze molto impattanti sul sistema-Paese, a livello sociale, economico e finanziario. Si segna, così, uno spartiacque. Un prima e un dopo. L’Istituto superiore di sanità e il personale tecnico del ministero hanno deciso, in assenza di certezze, di seguire il modello adottato della Cina: lì chiudere le scuole, infatti, ha consentito di arginare il picco di contagi. Dobbiamo agire allineati – continua Petretti – come amministratori e come cittadini. La conferenza dei sindaci in questa emergenza è unita: si percepisce il senso di comunità, del valore di un’informazione corretta per garantire la sicurezza delle persone. Credo che quando ritorneremo alla normalità dovremo interrogarci sul nostro sistema sanitario pubblico, che sta reggendo e funzionando, e magari ripensare un modello organizzativo diverso che valorizzi le collaborazioni con i medici di medicina generale e non intasi il pronto soccorso”.

Le parole dell’assessore regionale Cristina Grieco

“Il decreto emanato oggi dal governo con lo scopo di fronteggiare l’emergenza coronavirus sospende su tutto il territorio nazionale da domani (5 marzo) fino al 15 marzo i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, nonchè le attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le università, le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica ed i corsi degli istituti tecnici superiori. Sospesi anche tutti i corsi di formazione professionale, i master e le università per anziani. Esclusi invece dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie”. A confermare la chiusura delle scuole anche in Toscana è l’assessore regionale ad istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, che ha inoltre precisato che “il decreto nazionale ha valore su tutto il territorio italiano e non sono necessarie ulteriori ordinanze dei sindaci”.

Grieco ha inoltre precisato che l’assessorato regionale all’istruzione è in costante contatto con l’Ufficio scolastico regionale, dove è stata attivata una task force per gestire la situazione.

“Comprendo perfettamente il disagio ed il turbamento di studenti e famiglie – ha detto l’assessore – e le difficoltà che vengono create da questo provvedimento, che il governo ha assunto per motivi precauzionali di tutela della salute pubblica, recependo il parere del competente comitato tecnico-scientifico. La Regione Toscana farà il proprio dovere e garantirà la massima collaborazione istituzionale per il buon esito della misura. Visto il momento e l’invito ad utilizzare sistemi di formazione a distanza, ricordo a tutti, insegnanti, dirigenti, studenti che la Toscana dispone della piattaforma di e-learning Trio, gratuita e fruibile da tutti, oltre che ricca di numerosissimi contenuti didattici e di supporto all’attività formativa. Assicuro la nostra massima attenzione all’evolversi della situazione. L’assessorato e l’ufficio scolastico regionale saranno a disposizione per fornire supporto e chiarimenti“.