Coronavirus: medico, infermiere e operatore del pronto soccorso di Lucca in quarantena. In isolamento anche 2 dottori di base

I tre hanno soccorso un paziente risultato positivo al San Luca. Il personale: “Servono mascherine”
Un contatto con uno degli ultimi pazienti risultati positivi al coronavirus fa scattare i timori anche al pronto soccorso di Lucca. Una dottoressa, un infermiere e un operatore socio sanitario che operano nella struttura dell’emergenza urgenza del San Luca sono infatti stati messi in quarantena per precauzione – e non significa, è bene precisarlo, che abbiano contratto la malattia. Hanno soccorso un paziente che ieri si è presentato al pronto soccorso febbricitante.
A loro si aggiungono altre due persone, per i quali il sindaco di Lucca, oggi ha disposto l’isolamento (in totale 5 in quarantena a Lucca): si tratta di due medici di base che hanno avuto contatti stretti con uno dei contagiati.
E’ il bilancio di un’altra giornata convulsa all’ospedale di Lucca, dove da giorni sono attivi particolari sistemi di sicurezza che tuttavia secondo gli operatori stessi e i loro sindacati espongono il personale a troppi rischi. Senza considerare che da più parti viene lamentata la mancanza di dispositivi di protezione personale anche qui, proprio al pronto soccorso dove c’è necessità non solo di mascherine ma anche di occhiali che proteggano dal virus.
Non è l’unico disagio segnalato. Nel tendone del prefiltraggio i giorni di pioggia hanno provocato qualche infiltrazione, con disagio per il personale ma anche per gli accessi al San Luca. Senza considerare che, come viene denunciato dagli operatori, anche su molte ambulanze non sono disponibili i dispositivi di protezione.
E soltanto oggi sono risultati positivi al tampone con conseguente ricovero a malattie infettive, altre tre persone, una coppia di coniugi di 66 e 55 anni e un uomo di 60 anni. Dall’indagine epidemiologica effettuata è emerso che questi hanno avuto contatti stretti con cinque persone, per cui è stata necessaria l’ordinanza del sindaco, che fa seguito a quelle già firmate nei giorni scorsi, di cui una già revocata.
Secondo informazioni circolate già in mattinata in ambienti sanitari e poi confermate in serata due delle persone in quarantena sono medici di base che operano sul territorio del Comune di Lucca, un uomo e una donna.
Visto l’insorgere di casi anche su Lucca si sta valutando in queste ore l’apertura del centro operativo comunale della protezione civile.
Nella giornata di oggi (6 marzo) anche il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini ha firmato sette ordinanze per disporre nei confronti di altrettanti soggetti che si trovano su territorio di Massarosa la misura della permanzenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. I soggetti, infatti, sono entrati in contatto stretto con un caso probabile di coronavirus.
L’ordinanza emessa su proposta dell’area igiene pubblica del dipartimento di prevenzione dell’azienda Usl Toscana nord ovest obbliga i soggetti a sottoporsi alla misura della quarantena nel proprio alloggio per il periodo stabilito dalla stessa Usl (14 giorni) con sorveglianza attiva svolta dal personale sanitario della Usl Toscana Nord Ovest.
Al momento tutte e sette le persone sono asintomatiche e stanno bene.