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Virus, prenotazioni solo dalla Lombardia: hotel di Lucca e Versilia dicono ‘no’

9 marzo 2020 | 17:44
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Virus, prenotazioni solo dalla Lombardia: hotel di Lucca e Versilia dicono ‘no’

Tante le strutture che hanno deciso di chiudere avendo solo clienti provenienti dalle zone rosse

Sale dell’hotel desolate con tavolini ad almeno due metri di distanza, tappezzate da volantini e vignette che spiegano ai clienti come combattere il virus. Persino i camerieri si vedono meno in sala, costretti ad alternarsi per rispettare le nuove norme. Eppure, i telefoni delle reception a Lucca e in Versilia squillano incessantemente da sabato scorso: a richiedere prenotazioni, però, solo persone residenti nelle zone rosse della Lombardia.

Questa la drammatica situazione che si sta verificando in alcune strutture ricettive della nostra Provincia, costretta a fare i conti con la paura del contagio e con chi non ha intenzione di rispettare le regole e gli altri, fuggendo dalle zone d’Italia ritenute da qualche giorno ‘off limits’.

Prenotazioni che, ovviamente, sono state tempestivamente rifiutate dai direttori degli hotel, alcuni dei quali hanno addirittura deciso di chiudere fino al mese di aprile: i clienti, infatti, purtroppo adesso sono quasi esclusivamente loro, i ‘fuggitivi’. Restare aperti è per molti solo un grande rischio.

A raccontarlo due giovani cameriere che da una settimana all’altra hanno visto cambiare le proprie mansioni lavorative in modo drastico: oltre a fare turni alternati e a servire molte meno persone (per lo più provenienti dal nord), c’è chi ha visto il proprio contratto full time andare in fumo, passando prima a un part time e poi a ferie forzate o in cassa integrazione. 

“Quando la situazione era sempre abbastanza tranquilla – spiega una delle cameriere che lavora in una struttura ricettiva della Versilia – appena avevamo clienti provenienti dal nord Italia era la titolare stessa ad accoglierli. Per lo più clienti abituali che venivano da noi per lavoro. Faceva tutto lei, check in e check out, evitando di farli stare a contatto con il resto del personale e con i clienti. Questa storia è andata avanti per un po’, oltre a loro spesso non avevamo nessun altro cliente. Dopo il decreto dell’altro giorno – continua – la titolare non solo ha deciso di rifiutare tutte le prenotazioni provenienti dalla Lombardia, ma addirittura di chiudere. Non nascondo che sono molto preoccupata, la situazione è molto più grave di quanto la gente possa immaginare. Ma sono felice che abbia chiuso, anche se mi hanno ridotto le ore: i clienti, tanto, ultimamente venivano solo dalle zone rosse. Vedremo come andrà a finire”.

Siamo passati da fare 110 persone a farne a malapena 10 – racconta una delle cameriere che lavora a Lucca – Stiamo lavorando un giorno per uno a turno, non vedo i miei colleghi da almeno una decina di giorni. Dobbiamo sempre indossare i guanti, anche chi lavora alla reception. La sala è sempre sottosopra per mantenere le distanze tra un tavolo e l’altro. Da sabato riceviamo solo prenotazioni dalla Lombardia e il direttore giustamente si rifiuta di accettarle. Per fortuna il mio hotel è una catena, quindi è un po’ difficile chiudere. Mi salvo con il contratto a chiamata”.