Alimentari e fruttivendoli, a Lucca la paura fa abbassare qualche saracinesca

Segnalazione della prefettura a Confcommercio che lancia l’appello: “Tenete aperti i negozi di generi indispensabili”
La paura del contagio colpisce anche loro: le attività di alimentari che insieme alle farmacie e a poche altre – edicole, tabaccherie e benzinai – devono rimanere aperti dopo il nuovo decreto del governo di ieri. E a Lucca alcuni negozi di alimentari hanno tenuto abbassate lo stesso le saracinese.
E’ per questo che Confcommercio, nel recepire una segnalazione proveniente dalla Prefettura di Lucca, fa appello ai negozi di prima necessità come gli alimentari, affinché restino aperti anche in questi giorni di emergenza legata al coronavirus.
“Sappiamo bene – si legge in una nota dell’associazione – quanto difficile e oneroso sia restare con la saracinesca alzata in un momento come questo. Difficile e oneroso in primo luogo dal punto di vista psicologico, con l’obbligo di indossare mascherine e guanti e di restare a debita distanza dai propri clienti. E in un contesto quasi spettrale, con pochissime persone in giro e strade deserte”.
“A questi commercianti va tutta la nostra comprensione e il nostro plauso per il fatto di esser costretti a lavorare in condizioni a dir poco complesse, quando magari preferirebbero invece starsene a casa con le proprie famiglie, per affrontare assieme a loro questo periodo così complicato”.
“Questi negozi – termina la nota – hanno però anche un ruolo sociale e non solo commerciale ed è per questo motivo dunque che lanciamo un appello affinché tutti gli operatori di questo settore così importante rimangano aperti, offrendo così un servizio indispensabile all’intera comunità”.
(La foto è d’archivio e relativa alla situazione in centro storico qualche giorno fa)