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Cgil: “Chiudano le attività che non riescono a garantire sicurezza”

12 marzo 2020 | 11:41
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Cgil: “Chiudano le attività che non riescono a garantire sicurezza”

La sigla: “Organizzare accessi a rotazione oppure tenere chiuso”

“Le attività non in grado di garantire le misure di sicurezza devono chiudere”. Lo dice Ficac Cgil Toscana, riferendosi in particolar modo a sportelli bancari e servizi assicurativi.

“Il comma 4 del Dpcm dell’11 marzo sul contenimento del coronavirus, garantisce in quanto ritenuti beni essenziali – sottolinea il sindacato – il funzionamento (tra gli altri) di sportelli bancari e assicurativi“.

“Lo stesso decreto – aggiunge la sigla – sottolinea questa possibilità solo nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza richiamate nei Dpcm dei giorni scorsi. Vengono segnalati comportamenti difformi tra gruppi bancari e assicurativi; diversi sia in merito, alla concessione del telelavoro, dei congedi e delle norme di protezione, spesso introvabili, che mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini”.

“Nel ribadire che operatori senza elementi di protezione individuale operano in violazione dei suddetti Dpcm e che pertanto – prosegue la nota – i responsabili di questa organizzazione del lavoro sono passibili di denuncia penale, sarebbe utile, come richiamato dal comunicato delle segreterie nazionali, che i servizi fossero garantiti solo con piccoli presidi a rotazione, interrompendo ogni attività commerciale che appare ridicola e insensata e che i cittadini rimanessero a casa. In ogni caso il sindacato si riserva di agire con ogni azione di tutela individuale. Sarebbe davvero utile, un soprassalto di intelligenza in queste ore”.