Covid19, nuovo caso positivo ad Altopascio

E’ un uomo di 54 anni ricoverato all’ospedale San Luca
Un’altra persona positiva al coronavirus ad Altopascio.
La notizia di un secondo caso positivo nel comune è stata confermata dal sindaco Sara D’Ambrosio.
“Si tratta – ha spiegato – di un signore di 54 anni ricoverato in ospedale. I casi positivi quindi sono due. A loro e alle loro famiglie va il mio abbraccio e quello di tutta la comunità, perché sono momenti di grande preoccupazione. Così come voglio far sentire tutto il nostro affetto ai due miei colleghi sindaci di Villa Basilica e Lucca, Elisa Anelli e Alessandro Tambellini, anche loro positivi al Covid-19, e a ognuna di quelle persone che sta combattendo contro questa battaglia nuova e pericolosa”.
“Come vedete – ha aggiunto – il numero dei contagi è in aumento e i medici ci dicono che il picco dovrà ancora arrivare: i positivi di oggi, infatti, hanno contratto il virus quando ancora non era state prese le misure di contenimento, quindi dovremo aspettare almeno altri 10/15 giorni per cominciare a vedere gli effetti del distanziamento sociale che stiamo vivendo. Lo capite perché è così importante rispettare le regole, stare in casa e non fare i furbi? Lo capite perché ognuno di noi è potenzialmente un pericolo per tanti tanti altri a cascata?”.
“Lo ripeto – sottolinea D’Ambrosio -: i controlli ci sono e le denunce pesano nella vita. Non è tollerato fare sgarri alla regola ‘perché tanto sono giovane e non mi succede nulla’ (ci sono trentenni, quarantenni e cinquantenni ricoverati in ospedale), oppure perché ‘che vuoi che succeda per una cena, una festicciola, una partita a calcetto’”.
“Oggi – aggiunge – abbiamo solo un modo per salvarci e per far uscire il nostro Paese da questa situazione: stare in casa, limitare i contatti diretti ai familiari che vivono con noi, sostituire la visita o la frequentazione di persona – anche se fatta per pochi minuti – con telefonate e videochiamate. Distanti, ma uniti: vinceremo questa battaglia, ce la faremo insieme. Perché insieme siamo tutto”.