Emergenza sangue, appello per le donazioni

E’ necessario prenatore e si può donare soltanto negli ospedali
C’è una emergenza che corre parallela e per alcuni aspetti connessa alla emergenza del Coronavirus ed è l’emergenza sangue. In questi giorni gli appelli su tv, giornali e social media stanno funzionando e le persone si stanno attivando per andare a donare, molti telefonano per informarsi su come diventare donatori ed è arrivato quindi il tempo per ringraziare il personale dei centri trasfusionali del territorio che lavora senza risparmiarsi, insieme alle tante persone che vengono a donare, ma è forse utile dare anche qualche informazione aggiuntiva in modo pubblico perché il passaparola sia ancora più efficace e perché operatori e volontari siano messi in condizione di lavorare al meglio.
Sul nostro territorio si dona solo in ospedale, al S. Luca tutti i giorni della settimana compreso i festivi, all’ospedale di Barga e Castelnuovo nei giorni feriali.
E’ necessario prenotare sia la donazione (di sangue o di plasma) sia la differita (prima visita per acquisire idoneità e diventare donatori) in modo da poter garantire un ordinato afflusso di persone, in questi giorni siamo stati interpellati dalle persone che non riuscivano a mettersi in contatto con il centro trasfusionale per prenotare anche a causa dell’alto numero di telefonate che vengono rivolte allo stesso, abbiamo per questo messo a disposizione il nostro numero cellulare 342 3295832 (basta un messaggio whatsapp con nome e cognome) per raccogliere le richieste potendo garantire una sostanziale reperibilità dalle 8 alle 24 circa.
Avis può accedere on line al sistema di prenotazione delle prime visite per tutte le persone che vogliano diventare donatori o vogliano tornare a donare dopo due anni di sospensione, oltre ad assicurare assistenza e prenotazione a tutti i propri associati che già donano.
“Vorremmo spiegare a tutti – sottolinea Avis – che le emergenze di sangue non si risolvono ‘prendendo di assalto’ il centro trasfusionale ma richiedono settimane, in questo caso mesi, di donazioni costanti e il sistema della donazione del sangue funziona meglio se le persone donano con costanza durante tutto l’anno e se l’eccezionalità di afflusso è legata temporaneamente alle tipologie di sangue per le quali si registra particolare carenza”.
“Concludiamo – va avanti Avis – ringraziando i volontari che in questi giorni garantiscono il supporto ai donatori e ricordando che il ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, in quanto la donazione di sangue ed emocomponenti può essere considerata inclusa tra le situazioni di necessità e quindi valida anche ai fini dell’autodichiarazione se fermati dalle forze dell’ordine, per questo Avis ha lanciato la campagna social #escosoloperdonare”