Menesini: “I contagi non diminuiranno subito”

Il sindaco di Capannori: “E’ necessario seguire le regole per un paio di settimane per vincere questa battaglia”
Sette nuovi contagi da coronavirus in un giorno a Capannori. Il sindaco Luca Menesini fa il bilancio delle ultime ore.
“A loro e alle loro famiglie – spiega – mandiamo il nostro affetto, l’affetto di una comunità solidale che vuole che tutti tornino in forma il prima possibile. Faccio un’aggiunta: un abbraccio particolare fatemelo dare alla famiglia di Paolo Grassi, già sindaco di Fivizzano, Comune in Lunigiana, deceduto a causa del Coronavirus. Paolo è stato per me un amico, un collega alleato di battaglie nell’interesse dei cittadini, e ci tengo a dirgli un grazie di cuore per il suo impegno e un ciao pieno di affetto”.
“Oggi, vi dicevo, è dura – afferma Menesini -. E’ dura perché so che i numeri non diminuiranno domani o dopodomani. Dovremo aspettare altri 10-15 giorni prima che l’isolamento sociale produca degli effetti e l’attesa sarà tosta perché andando verso il picco dei contagi i numeri sono destinati ad aumentare ancora per giorni. E se non ci comportiamo secondo le regole, la riduzione dei contagi non ci sarà nemmeno fra 2 settimane. E sarebbe davvero drammatico. Bisogna dare un segnale forte come società: dobbiamo lottare tutti insieme contro questo virus dall’alta contagiosità, che sta mettendo in difficoltà le vie respiratorie di tante persone”.
“Al momento non disponiamo di altro per contrastarlo – ricorda -: soltanto la capacità delle persone di stare a casa e di non frequentare nessuno se non i familiari stretti che vivono con noi. Non frequentare vuol dire che non ci si vede di persona nemmeno per pochi minuti. Una trasgressione di pochi minuti, quella che uno pensa non che non si verrà mai a sapere, si viene a sapere eccome. Perché nei giorni a seguire qualcuno a cui vogliamo bene potrebbe pagarne le conseguenze, se non noi stessi in prima persona”.
“Metto le età delle persone che risultano positive al tampone del Coronavirus e vi dico che sono ricoverate perché capiate che nessuno è immune, nessuno. Certo, gli anziani e le persone con patologie sono più a rischio – e questo già dovrebbe bastare per fare che tutti rispettino le regole – ma se non basta, vi mostro anche i dati che dicono che anche i più giovani possono finire in ospedale.
Ci troviamo dentro una lotta che è nuova, per tutti. Anche per gli straordinari medici, infermieri, Oss e personale sanitario che è in trincea 24 ore su 24 per garantire cure a tutti. Per salvare tutti, dal neonato al nonno ultra ottantenne. E per questo dobbiamo dire loro grazie, un grazie di cuore, perché una sanità che si basa sul principio che tutte le vite sono importanti è la sanità che voglio e di cui sono orgoglioso”.
“Questi grandi eroi dell’emergenza – prosegue Menesini – hanno però bisogno di noi, hanno bisogno del nostro senso di responsabilità e del nostro impegno, giorno dopo giorno, perché si facciano le cose come vanno fatte. La battaglia al coronavirus si vince soltanto se tutti facciamo la nostra parte. Stiamo isolati, zero frequentazioni e zero contatti: verso la fine del mese dovremmo poter veder la curva dei contagi volgere verso il basso. Tutti insieme possiamo farcela, mettiamocela tutta”.