Tambellini scrive dall’ospedale: “Ancora troppe persone in giro”

20 marzo 2020 | 14:56
Share0
Tambellini scrive dall’ospedale: “Ancora troppe persone in giro”

Migliorano le condizioni di salute del sindaco, che invita a “essere il più rigorosi possibiile”

Torna a scrivere dal reparto di malattie infettive il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.

“Stamani – scrive sui social – mi sento un pochino meglio e così torno a scrivervi personalmente.  La strada della completa guarigione è ancora lunga, questo virus non è affatto come un’influenza e ogni giorno senza febbre e con un po’ di respiro in più è un giorno conquistato, in un mare di notizie drammatiche che rimbalzano sulle chat dei sindaci, che mi arrivano dalla Lombardia, che sento rincorrere anche qui in ospedale”.

“I sindaci italiani rilevano dappertutto comportamenti impropri – prosegue il sindaco – C’è chi è arrivato a invocare l’esercito per chiudere le città e fare stare la gente a casa. Anche qui in ospedale mi dicono che ancora troppe persone sono in giro e non vogliono intenderla. Se continua così non se ne esce più. E il disastro si prolungherà sino a divenire davvero insostenibile.  Non penso che sia la fine del mondo (più di quanto già non lo sia) interrompere le attività non fondamentali per altri dieci giorni e se serve per altri dieci ancora. Per me occorre essere il più rigorosi possibile“.

“Vi chiedo di rispettare le regole e di stare a casa – prosegue – Ve lo chiedo per chi sta male, per chi soffre, per chi sta sommando nuovi sacrifici a sacrifici pregressi, per chi muore a causa di questo virus e per i familiari che restano.
Lo chiedo per voi, che volete tornare ad avere la vostra normalità. E ve lo chiedo per tutti noi, quindi per il nostro paese, che abbiamo diritto al futuro, che porterà cambiamenti notevoli rispetto alla nostra vita di prima, ma che sarà comunque vita. Rinasceremo insieme, ma ce la faremo solo se oggi tutti noi facciamo come il piccolo volatile della favola del colibrì, che cercava di spegnere un vasto incendio portando acqua con il suo piccolo becco. “Io faccio la mia parte”, rispose al leone che lo derideva. Dopo queste parole anche gli altri animali corsero al lago, per prendere l’acqua e domare le fiamme, ognuno come poteva”.

“Anche noi, oggi – chiude Tambellini – mettendo tutte le nostre forze insieme, possiamo spegnere questo grande incendio. Vi ringrazio per i tanti messaggi, vi porto con me”.