Violenze e minacce ai familiari, in carcere un 24enne

Concluse le indagini nei confronti di un giovane protagonista di diversi episodi di maltrattamenti
Maltrattamenti in famiglia, arrestato giovane di 24 anni.
La squadra mobile della questura di Lucca ha eseguito un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, che ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere emessa su richiesta della procura della Repubblica di Lucca a seguito di una lunga indagine.
Risalgono infatti a marzo 2019 le prime segnalazioni dei familiari, che si limitarono a chiedere un ammonimento del questore per le ripetute violenze che il ragazzo era solito usare ai danni della sorella più piccola e degli altri congiunti. All’epoca la divisione anticrimine della questura di Lucca, contestualmente all’ammonimento, attivò l’unità funzionale Ascolto uomini maltrattantidel dipartimento salute mentale, ma il percorso segnalato all’ammonito non sortì l’effetto sperato.
Il ragazzo ha continuato a maltrattare i famigliari conviventi dando vita a gravi episodi di violenza, spesso scaturiti dal diniego da parte dei genitori del denaro che chiedeva insistentemente.
A luglio, esasperati, i familiari chiesero nuovamente aiuto alla questura in seguito all’ennesimo episodio di violenza nel corso del quale il figlio aveva picchiato la sorella e la madre, procurando loro delle lesioni. In agosto aveva inoltre minacciato con un coltello un altro componente della famiglia.
Nei casi di violazione dell’ammonimento del questore la segnalazione all’autorità giudiziaria prescinde dalla volontà di querela della vittima e la denuncia scatta d’ufficio. La nuova normativa sulla violenza domestica e di genere, a tutti nota come codice rosso, pone inoltre termini più stringenti per indagini particolarmente complesse, condotte – per la questura di Lucca – da personale specializzato della sezione reati contro la persona della squadra mobile.
Nel corso dell’indagine, ulteriori segnalazioni sono arrivate dal reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Lucca, dove nel frattempo il ragazzo era stato accolto per seguire un percorso di sostegno, percorso spesso interrotto con la fuga dal reparto. Fino ad ieri, quando a seguito di ordinanza, la squadra mobile, lo ha condotto in carcere.
In questi giorni di contenimento a domicilio rimane alta l’attenzione della polizia di stato per le vittime di violenza domestica essendo assicurata in questura un’aliquota di personale specializzato pronto ad intervenire, anche con strumenti incisivi quale l’allontanamento della vittima ed il suo collocamento in una struttura protetta.