Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus

31 marzo 2020 | 14:16
Share0
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio. Le istituzioni onorano i morti per il coronavirus

Toccanti cerimonie in tutta la provincia, da Palazzo Ducale alla Piana

Anche la Provincia di Lucca si è voluta stringere simbolicamente in un abbraccio ai familiari di tutte le persone cadute a causa del covid-19. In tutti i Comuni lucchesi infatti, oggi (31 marzo) le bandiere sono a mezz’asta e listate a lutto. Inoltre, intorno alle 12 è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime.

L’iniziativa, partita dalla Provincia di Bergamo, è stata accolta da Upi e Anci per onorare i defunti ed essere vicini ai loro familiari e ai loro cari in questo difficile momento. Un simbolo di solidarietà e vicinanza ai familiari di chi non è riuscito a superare l’infezione e di partecipazione nazionale al dolore delle comunità più colpite.

Nel Comune capoluogo, l’assessore alla cultura e sport Stefano Ragghianti, a nome di tutta la giunta Comunale, ha osservato il minuto di silenzio davanti alle bandiere abbrunate di Palazzo Orsetti. Nello stesso momento, il presidente della Provincia Luca Menesini, osservava il momento di raccoglimento di fronte al monumento ai caduti in piazza XX settembre.

Cerimonie si sono svolte anche in tutti i Comuni della provincia: a Porcari erano presenti il sindaco Leonardo Fornaciari, il vicesindaco Fanucchi, il presidente del Consiglio Comunale De Toffol e dei consiglieri Menchetti e Della Nina; ad Altopascio invece c’era il sindaco Sara D’Ambrosio con il comandante della polizia municipale, Italo Pellegrini.

“I sindaci sono i rappresentanti di tutti i cittadini e del proprio territorio – ha detto il sindaco di Massarosa, Alberto Coluccini -. Ogni sindaco ha a cuore il benessere dei propri cittadini e del proprio territorio. Oggi sono insieme agli altri 7.914 sindaci dei Comuni italiani a rappresentare i miei cittadini in questo drammatico momento, nel pieno della più grande crisi ed emergenza del Dopoguerra, per porgere un saluto e ricordare tutte le vittime di questa epidemia, in un momento in cui alle famiglie e alle persone care non è possibile neanche porgere un degno ultimo saluto. Lo faccio umilmente, qua, io, a nome di tutto voi. Porgo un abbraccio a tutte le famiglie che hanno perso un proprio caro o cara per colpa di questo virus. E rivolgo un augurio di pronta guarigione a chi è stato contagiato. Ringrazio a nome della nostra collettività tutte quelle persone che si stanno adoperando per fronteggiare questa emergenza e per darci il supporto necessario. Mi riferisco a tutto il personale sanitario, al personale e ai volontari della protezione civile e delle associazioni, a chi oggi ancora lavora per garantirci i servizi e generi alimentari di prima necessità, alla forze dell’ordine; persone che oggi si espongono a maggiori rischi per aiutarci. Siamo di fronte e stiamo vivendo una grande emergenza sociosanitaria che si sta trasformando rapidamente anche in una generale crisi economica. C’è bisogno della collaborazione di tutti noi, di una solidarietà reciproca. Il comportamento di ognuno di noi è fondamentale per riuscire a superare questa crisi il prima possibile. Il rispetto delle regole, la consapevolezza di tutti noi, è fondamentale. Oggi nessuno può dirsi sicuro o indenne da questo virus, ovunque si trovi; ma non è neanche il momento di inutili allarmismi ai tempi dei social. Con la collaborazione di tutti, con la coesione seppur a distanza in questo momento, supereremo e vinceremo questa emergenza e supereremo questa crisi economica”.

La Valle del Serchio in lutto onora i caduti da Covid-19