Vanno in 3 a rifornirsi alla sorgente: multati

Pizzicati in Garfagnana. E in Versilia tre nei guai: beccati a pescare cozze e arselle dalla finanza
Hanno presentato un’autocertificazione in cui indicavano come necessità quella di andarsi a rifornire alla sorgente di Acquabona, in Garfagnana. Ma sono finiti nei guai. E’ solo uno dei risultati ottenuti dalle fiamme gialle nei controlli per verificare il rispetto delle misure contro la diffusione del contagio da coronavirus.
Nella giornata di ieri (5 aprile), una pattuglia della tenenza di Castelnuovo Garfagnana, durante l’espletamento dei controlli disposti dall’autorità prefettizia, procedeva al controllo di una autovettura con tre persone a bordo.
Su richiesta dei militari, i tre hanno esibito le autocertificazioni sulle quali dichiaravano di recarsi a prelevare l’acqua presso la fonte in località “Acquabona”. Il successivo riscontro, consentiva di stabilire la mancanza del requisito dello stato di necessità e di infliggere, pertanto, la conseguente sanzione ai responsabili, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo del 25 marzo scorso.
Nella mattinata di oggi invece, sono stati sanzionati dai militari della Guardia di Finanza di Viareggio altri tre che, su segnalazione di una motovedetta del Corpo appartenente al Roan di Livorno, sono stati sorpresi a pescare in località Forte dei Marmi.
Due di loro, in particolare, erano provvisti di muta da sub intenti a raccogliere cozze sotto il pontile. Il terzo uomo, invece, è stato sorpreso poco distante a pescare arselle con stivali e l’attrezzatura necessaria. La giustificazione fornita dai tre responsabili ai militari operanti è stata di non essere a conoscenza che il divieto fosse esteso anche alla pesca.
Per i tre è scattata la sanzione amministrativa da 400 a 3000 euro.
L’attività operativa, che proseguirà incessantemente per tutto il periodo pasquale, anche con il supporto del reparto operativo aero navale del corpo, conferma ancora una volta il costante presidio attuato dalle fiamme gialle lucchesi a tutela della collettività e della legalità economica, a testimonianza dell’attenzione e della determinazione posta dal corpo nel contrasto di ogni forma di illecito.