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Coronavirus, nuovo caso a Camporgiano collegato alla Rsa di Gallicano

7 aprile 2020 | 19:41
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Coronavirus, nuovo caso a Camporgiano collegato alla Rsa di Gallicano

Tornato a casa il primo paziente contagiato a Sillicano. Attivato il Fondo di solidarietà alimentare

È collegato al caso di positività nella Rsa di Gallicano il nuovo caso di positività al coronavirus nel comune di Camporgiano. Lo comunica il sindaco, Francesco Pifferi.

“Dobbiamo rilevare – dice – come il caso sia da collegarsi al precedente e quindi è indirettamente riconducibile ai casi della Rsa di Gallicano. Questi due nostri concittadini contagiati si sono responsabilmente autoisolati fin da subito e che la positività del secondo è stata accertata quando già lo stesso aveva terminato le terapie del caso. Entrambi stanno bene ed hanno superato la fase sintomatica ormai da diversi giorni. Molto incoraggiante, del resto, si sta rivelando anche il decorso clinico del primo nostro concittadino colpito dal Covid, l’unico dei tre ad essere stato ricoverato in ospedale: è stato, infatti, dimesso ieri sera ed è tornato nella sua Sillicano, con un grosso sospiro di sollievo da parte non solo dei suoi familiari, ma di tutto il paese”.

Poi gli aspetti organizzativi. “Abbiamo attivato, fin dallo scorso 2 aprile – dice il sindaco – il Fondo di solidarietà alimentare, che consentirà alle persone che ne hanno diritto di richiedere, attraverso una semplice autocertificazione, i buoni spesa per acquistare, fino al 30 aprile, generi alimentari negli esercizi commerciali del comune”.

“Inoltre – prosegue – abbiamo provveduto a consegnare alla popolazione le prime 500 mascherine di tipo chirurgico, insieme a 300 monouso. Domattina inizieremo la consegna domiciliare, alle oltre 900 famiglie del nostro Comune, delle 4mila mascherine sempre di tipo chirurgico messe a disposizione dalla Regione Toscana. Infine dal 14 aprile ne saranno disponibili ulteriori 6mila e 5mila paia di guanti di protezione, che abbiamo ordinato per tempo per evitare che la nostra comunità rimanga priva di questi essenziali strumenti di protezione personale e collettiva, tra l’altro obbligatori, anche nel corso della seconda fase dell’emergenza Covid“.