Crolla un ponte ad Aulla, ferito il conducente di un furgone
In azione i mezzi del 118 e i vigili del fuoco anche con un elicottero
Il bilancio avrebbe potuto essere quello di una tragica strage. Un ponte è crollato ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, sulla strada provinciale 70. Il ponte che si trova in localita’ Albiano e collega la Sp70 con la Sp62 è collassato su se stesso mentre lo stava attraversando un furgone. E’ accaduto nella mattinata di oggi (8 aprile) e il 118 ha mobilitato ambulanze e elisoccorso.
Sul posto i vigili del fuoco con squadre usar e con l’elicottero per verificare la presenza di altre auto coinvolte. In ospedale con l’elisoccorso in codice giallo è stato trasportato il conducente del furgone mentre un altro automobilista sarebbe rimasto illeso.
Ed è subito polemica sulle manutenzioni. “Chi non ha ascoltato le segnalazioni dei cittadini e degli automobilisti arrivate ripetutamente nel tempo circa la presenza di crepe sul ponte di Albiano Magra crollato pochi minuti fa? Si è sfiorato il dramma, chi è responsabile faccia mea culpa»: a dirlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti dinanzi alle immagini impressionanti del ponte tra la Statale della Cisa e la Provinciale di Albiano, frazione del comune di Aulla nella provincia di Massa Carrara, crollato alle 10,22 di questa mattina.
“Sono arrabbiato e allibito. Non conto più – ricorda Marchetti – le segnalazioni che le comunità locali e gli utenti della ormai ex infrastruttura hanno rivolto alle istituzioni circa le crepe perfettamente visibili sul ponte. Le persone vanno prese sul serio e ascoltate, non prese sempre di tacco come se le loro fossero polemiche pretestuose. Perché Provincia, Regione e Governo in questo caso non lo hanno fatto? Quel ponte è venuto giù come un castello di carte e solo per un caso, date le restrizioni alla circolazione imposte dall’emergenza coronavirus, non ci sono state vittime”.
Un mezzo in transito in effetti c’era: “Un furgone rosso è rimasto in bilico sulla carreggiata troncata – ricostruisce Marchetti – proprio come accadde per il furgoncino verde sul ponte Morandi a Genova. Il conducente si è messo in salvo. Io lo considero un miracolo di Pasqua. Ma considero anche la responsabilità di chi avrebbe dovuto ascoltare e non l’ha fatto, di chi avrebbe dovuto verificare e non l’ha fatto o ha fatto male, di chi avrebbe dovuto tutelare l’incolumità dei cittadini e su questo ha fallito. Quel crollo è un disastro, Pd e sinistre ammettano le proprie sottovalutazioni”.
Prendono posizione anche i segretari generali Uil Liguria e Uil Toscana, Mario Ghini e Annalisa Nocentini. “Apprendiamo con sconcerto del crollo del ponte di Albiano che collega la provincia di La Spezia a quella di Massa Carrara. Dopo la tragedia del ponte Morandi – scrivono – si riaffaccia, con tutta la sua drammaticità, la paura per l’incolumità delle persone, i dubbi sulla sicurezza delle nostre infrastrutture e la consapevolezza del duro percorso che si dovrà intraprendere per ripristinare il viadotto. Restiamo in attesa di comprendere la causa del cedimento e rimaniamo a disposizione di lavoratori e cittadini per quanto concerne il supporto sui due territori. Tragedia si somma a tragedia, chiediamo alle istituzioni di chiarire quanto prima i fatti e di aprire nuovamente un’unità di crisi sulle infrastrutture regionali. Non possiamo assistere inermi al crollo di opere indispensabili e necessarie per la vita quotidiana delle persone, dobbiamo avviare una rapida analisi su tutte le opere infrastrutturali del Paese perché non si può giocare con la fortuna per salvaguardare la vita dei cittadini come è accaduto oggi”.
“Il crollo del viadotto Albiano nel Comune di Aulla in provincia di Massa Carrara è l’ennesimo disastro della gestione delle infrastrutture italiana, che se non fosse avvenuto in questo particolare momento avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia pesantissima. Un fatto che, dopo il crollo del ponte Morandi e molti altri casi di incuria e fragilità, dimostra totale inadeguatezza del sistema: presenteremo un’interrogazione urgente per fare chiarezza sulle responsabilità. Serve rapidità e decisione: non si possono lasciare in mano le infrastrutture a chi mette a rischio la vita dei cittadini”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
“In una lettera che seguiva ad un sopralluogo del novembre scorso – sottolinea Donzelli – Anas aveva assicurato, nero su bianco, che il viadotto ‘non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica’. Oltre ai gravi fatti di cronaca a cui abbiamo purtroppo assistito, da varie zone della Toscana e di tutta Italia i cittadini segnalano crepe, anomalie, mancanza di manutenzione. In questo contesto che nessuno provi a correlare questo fatto all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – conclude Donzelli – l’Italia ha bisogno di un piano serio per le infrastrutture che garantisca sicurezza ai cittadini”.
Del caso si sta interessando anche l’onorevole di Fdi, Riccardo Zucconi: “Apprendiamo questa mattina del crollo del ponte sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana in località Albiano Magra, rispetto al quale c’erano state varie segnalazioni a novembre per delle crepe che si erano aperte sul ponte stesso – scrive – . A tale proposito l’Anas aveva dato rassicurazioni, non avendo riscontrato anomalie o difetti tali da intraprendere provvedimenti emergenziali e quindi, in sostanza, risultava che ‘andava tutto bene’. Talmente bene che oggi il ponte è crollato e solo per un caso o per fortuna non ci sono stati morti, né feriti gravi”.
“Oltre a questa vicenda, già grave di per sé, ricordo che nel 2018 avevamo segnalato un’analoga situazione, relativa alle problematiche emerse sul cavalcaferrovia di Querceta – afferma -. Tramite la segnalazione del consigliere comunale a Seravezza Elena Luisi, nel mese di dicembre ho presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli, chiedendo se fosse stato inserito o meno nel piano nazionale di interventi economici previsti per le arterie stradali del paese. Il Ministro rispose con le varie rassicurazioni del caso, sostenendo che erano state prese tutte le misure per mettere in sicurezza il ponte, misure che in realtà consistono semplicemente in una restrizione della zona carrabile del ponte stesso. Vorrei segnalare nuovamente la questione, insieme al fatto che l’Italia non può andare avanti così, siamo in mano ad amministratori che operano in maniera del tutto approssimativa: di questo passo, oltre alle infrastrutture, andrà a rotoli l’intero paese”.