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Chirurgia e cure intermedie “off limits” a Lucca per il coronavirus: accordo con le cliniche private

13 aprile 2020 | 10:51
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Chirurgia e cure intermedie “off limits” a Lucca per il coronavirus: accordo con le cliniche private

Dalle Barbantine, a Santa Zita e San Camillo: ecco dove saranno effettuati interventi e ricoveri indifferibili

Interi reparti convertiti alla degenza di pazienti covid19 e sale operatorie utilizzate per l’emergenza della pandemia. L’ospedale di Lucca, come noto, si è dovuto trasformare e riorganizzare per gestire il flusso di nuovi ricoveri giornalieri, che fortunatamente negli ultimi giorni sta sensibilmente calando. Un respiro importante per il sistema sanitario locale che ha tuttavia dovuto prorogare il ricorso alle cliniche private per la gestione di alcuni interventi chirurgici urgenti e non prorogabili o per letti per le cure intermedie di pazienti non-covid19.

E’ per questo che l’Asl Toscana Nord ovest ha stipulato nuove convenzioni anche a Lucca e provincia con soggetti privati, fino alla fine di maggio, per la gestione di interventi che non possono essere rinviati e che non possono essere eseguiti al San Luca, dove anche la chirurgia è stata riorganizzata per la gestione dell’emergenza provocata dalla pandemia da coronavirus.

In particolare, per i ricoveri di area medica, l’Asl a livello provinciale si avvale della casa di cura Barbantini di Lucca, per la quale è stato fissato un budget massimo di 50mila euro da qui alla fine di maggio, fatte salve, ovviamente, ulteriori proroghe. Per le prestazioni chirurgiche in “erogazione congiunta” il budget fissato è di 616mila euro.

Una convenzione specifica è stata stabilita anche con la casa di cura Santa Zita di Lucca, in questo caso per prestazioni di cure intermedie: il budget massimo è di 277.200 euro. Alla casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi saranno possibili ricoveri in area medica e terapia intensiva (budget massimo 200mila euro) e per gli interventi chirurgici è stato fissato un tetto di un milione e 210mila euro.