Librerie e cartolerie riaprono, ma la Toscana detta condizioni
Rossi: “Saracinesce alzate solo quando i locali saranno sanificati e saranno disponibili i dispositivi di protezione individuale”
“E’ importante discutere sul quando si riapre, ma soprattutto sul come. Se con il coronavirus dovremo imparare a convivere, è meglio farlo nel migliore dei modi da subito”. Così il governatore della Regione ToscanaEnrico Rossi ha annunciato che cartolerie, librerie e negozi di abbigliamento per bambini e neonati potranno riaprire sì domani 14 aprile come previsto dal Decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ma solo se saranno in grado di rispettare certe regole.
A partire dalla sanificazione straordinaria dei locali e degli impianti di aerazione, senza la quale riaprire non sarà possibile. Rossi ha anche ribadito che nessuno dovrà andare al lavoro in presenza di febbre o altri sintomi tipici dell’influenza: “Il datore di lavoro dovrà assicurarsi che ogni dipendente che entra a lavoro non ha questi sintomi”.
Lo spostamento da casa al luogo di lavoro dovrà essere in sicurezza, quindi se di usano mezzi pubblici o auto privata, il lavoratore deve indossare guanti e mascherina, che dovranno essere garantiti dal datore di lavoro.
Sul posto di lavoro sarà necessario lavarsi spesso le mani e indossare guanti e mascherine. “Pensiamo che la distanza giusta tra lavoratore e lavoratore dovrà essere di poco meno di 2 metri e con pannelli di protezione nelle zone di pagamento e casse in presenza di pubblico”.
Poi accessi scaglionati e regolamentati, con distanza rispettata anche all’esterno, mentre si sta in fila. “Prevediamo in più l’obbligo anche per l’utente, per chi va in negozio, di indossare la mascherina e poi di igienizzarsi le mani prima di entrare e poi indossare guanti monouso”.
Infine, “disponiamo che questi negozi siano sanificati due volte al giorno. Chi sarà pronto per partire domani potrà farlo, chi non sarà pronto lo farà nei prossimi giorni”.
Il provvedimento nel dettaglio
Il ragionamento è semplice e chiaro, dal punto di vista del governatore toscano: se non si adottano idonee procedure, si rischia di aggravare la situazione epidemiologica e far impennare di nuovo la curva dei contagi. Ecco così le norme che in Toscana dovranno essere seguite.
Al primo punto c’è la sanificazione dei locali, compresi gli impianti di aerazione se presenti, da farsi prima di tornare a tirare su le saracinesche. La seconda avvertenza riguarda le condizioni di salute: in caso di febbre o altri sintomi influenzali il lavoratore è obbligato a rimanere casa e il datore di lavoro deve assicurarsi ogni giorno, all’inizio del turno, il rispetto della disposizione, anche mediante autocertificazione del dipendente.
Non meno importante è il tema dei mezzi di trasporto: lo spostamento dal proprio domicilio al posto di lavoro (e viceversa) è preferibile che avvenga individualmente. “E’ una decisione che ci costa – commenta il presidente Rossi – perché da sempre siamo per incentivare il trasporto pubblico. Ma in questa fase di emergenza è importante evitare contatti con altre persone”. Laddove spostarsi individualmente non fosse possibile, quando si utilizzino mezzi pubblici o mezzi privati (ma in un’auto non ci potranno stare più di due persone) il datore di lavoro dovrà fornire al lavoratore mascherine e guanti monouso a sufficienza per tutti gli spostamenti.
Valgono poi le raccomandazioni oramai diventate un’abitudine quotidiana in questo periodo di emergenza sanitaria: l’obbligo alla frequente e minuziosa pulizia delle mani, ad indossare guanti monouso e mascherine in tutte le possibili fasi lavorative che assieme ai detergenti dovrà fornire il datore di lavoro, la distanza di sicurezza tra le persone (che in Toscana dovrà essere di almeno un metro e 80 centimetri e non solo un metro). Nell’ordinanza toscana si invita, per quanto possibile, anche a posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza.
I dipendenti dovranno essere informati sui comportamenti da tenere. L’accesso dei clienti dovrà essere regolamentato e scaglionato, anche in funzione degli spazi disponibili e differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e uscita. Entra solo chi indossa mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo sanificazione delle mani ed aver indossato guanti monouso. Per questo all’ingresso di ogni negozio ci dovrà essere un dispencer con liquido per lavarsi le mani e guanti da poter indossare. I clienti in attesa di entrare dovranno rispettare, anche fuori, la distanza di un metro e ottanta centimetri tra loro. Infine almeno due volte al giorno i negozi dovranno essere puliti, assicurando al contempo un’adeguata aerazione naturale e ricambio dell’aria.
Se non sarannorispettate tutte queste misure i negozi autorizzati dal nuovo decreto del governo a riprendere attività in Toscana non potranno riaprire.