Mascherine per tutti, ma nessuno controlla il limite pro capite

23 aprile 2020 | 10:06
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Mascherine per tutti, ma nessuno controlla il limite pro capite

Le associazioni di volontariato nei supermercati non hanno a disposizione terminale e lettore di tessera sanitaria: possibili abusi

Nessun controllo nella consegna delle mascherine gratuite della Regione Toscana. E c’è la possibilità di abusi.

È quello che in molti hanno segnalato nei primi giorni della consegna dei dispositivi di protezione individuale in tessuto non tessuto all’interno dei supermercati, distribuzione a cura delle associazioni di volontariato.

In questo caso, infatti, salvo rare eccezioni e a differenza delle farmacie, i volontari non hanno a disposizione un terminale e un lettore di tessera sanitaria e quindi non c’è nessuna garanzia che la stessa persona non si presenti più volte, o in più supermercati, accumulando un numero di mascherine superiore al limite di cinque per volta e di 30 in un mese.

Un problema organizzativo che, alla lunga, potrebbe incidere sulla distribuzione delle mascherine, essendo demandato il rispetto delle regole stabilite al solo senso civico dei singoli.

A questo si somma che le mascherine vengono distribuite, almeno nei punti vicini ai supermercati, soltanto alle persone fisiche che si presentano: è impossibile, pertanto, che la persona incaricata della famiglia per far la spesa ritiri le mascherine anche per i propri familiari coinquilini. “Questa mattina – racconta una cittadina – ho dato la tessera sanitaria a mio marito, prima che uscisse per andare al supermercato. Siamo stati sempre molto rispettosi delle regole e non siamo mai usciti senza necessità reali: per questo andiamo a far la spesa una volta a settimana e di certo non in coppia. Purtroppo – continua – non è servito a niente. È tornato e aveva soltanto le sue. Tra l’altro questo tipo di distribuzione genera due file diverse, quella per entrare nel supermercato e quella per ritirare i dispositivi di sicurezza individuale. Per quanto le distanze vengano rispettate, è evidente anche che più persone si ritrovano nello stesso luogo, quelle lì per la spesa e quelle lì per le mascherine”.