Corsa a due per il ruolo di procuratore capo a Lucca

24 aprile 2020 | 12:52
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Corsa a due per il ruolo di procuratore capo a Lucca

Domenico Manzione o Gerardo Dominijanni per il posto vacante dopo il pensionamento di Pietro Suchan

Ormai è una corsa a due per ricoprire il posto lasciato vacante dal giudice Suchan, in pensione dallo scorso autunno, per il ruolo di vertice della procura di Lucca.

Il prossimo 5 maggio il plenum del Csm deciderà sulle due candidature attualmente in lizza per il prestigioso incarico. Si tratta del giudice Gerardo Dominijanni, procuratore aggiunto a Reggio Calabria, e Domenico Manzione, sostituto procuratore generale della corte d’Appello di Firenze.

Proprio Manzione sarebbe il più accreditato per dirigere la procura lucchese. Domenico Manzione è in magistratura dal 1983, ha esercitato le funzioni di sostituto alla procura di Monza, di Lucca, e, in applicazione, alla procura distrettuale e generale di Firenze. È stato addetto all’ufficio legislativo del ministero della giustizia dal 1999 al 2001 partecipando a numerose commissioni di studio per la riforma del codice processuale e penale sostanziale, nonché a gruppi di lavoro preparatori della legislazione Ue. Nel 2009 è stato nominato procuratore della Repubblica di Alba. Nel 2012 è stato designato dal Csm quale componente del comitato direttivo della Scuola superiore della Magistratura. Il 2 maggio 2013 è stato nominato sottosegretario di stato al ministero dell’interno sotto il ministro Angelino Alfano nel governo Letta. Dopo essere stato confermato nel governo Renzi, approda al distretto di Firenze.

Gerardo Dominijanni dal 1997 al 2000 è stato assistente di studio presso la Corte costituzionale. Quindi il suo arrivo alla Procura della Repubblica di Catanzaro, dove è stato per un periodo coordinatore della Dda ed è poi transitato al settore reati contro la pubblica amministrazione della procura ordinaria. È stato anche consulente della commissione parlamentare antimafia e di varie commissioni ministeriali tra qui quella sulla riforma del codice di procedura penale. Ha avuto inoltre l’incarico di tutor alla Scuola superiore della magistratura e di docente a contratto nelle università di Catanzaro e Reggio Calabria. Per lui dovrebbe aprirsi invece la porta della procura di Castrovillari in provincia di Cosenza.

Il 5 maggio la decisione del plenum del Csm.