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Fondo dormitorio, 2mila euro di multa per violazione della legge regionale sulla Scia

6 maggio 2020 | 10:57
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Fondo dormitorio, 2mila euro di multa per violazione della legge regionale sulla Scia

Le contestazioni del nucleo di polizia edilizia della municipale contesta ai proprietari: si indaga su eventuali altri illeciti

Una maxi multa per l’immobile di via dell’Angelo Custode, in centro storico a Lucca, dove i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio dormitorio abusivo, dove erano alloggiati in condizioni fatiscenti e in assenza dei servizi indispensabili per una abitazione 15 stranieri. Il caso emerso durante un blitz per la cattura del rapinatore del pizzaiolo di piazza Napoleone, aggredito da uno degli inquilini dello stabile mentre gli portava l’ordinazione, è, come noto, anche all’attenzione della polizia municipale di Lucca, che ha effettuato lo sgombero del fondo il cui nudo proprietario è Marco Santi Guerrieri, insieme al padre che a fianco ha la sua attività.

Minaccia con un coltello e rapina il commerciante che gli consegna la pizza a casa

Gli agenti del nucleo polizia edilizia della municipale, cui la situazione è stata segnalata dalle forze dell’ordine, hanno avviato un procedimento ipotizzando la violazione della legge regionale 65 del 2014 sulla Scia e relativa alla destinazione del fondo e elevato un verbale da 2mila euro.

Sgomberato dalla polizia municipale il fondo-dormitorio di via dell’Angelo Custode

L’alloggio di fortuna, stando infatti alle ipotesi della municipale, sarebbe stato adibito ad abitazione in assenza di Scia, trattandosi di un fondo di natura commerciale che, stando alla difesa dei nudi proprietari, era stato affidato ad una agenzia immobiliare perché venisse, come tale, affittato. Per la polizia municipale, il fondo dormitorio realizzato in quello stabile, dove le persone vivevano ammassate e in condizioni igieniche precarie, stando a quanto rilevato dall’Asl, ha violato la legge regionale toscana la quale prevede, all’articolo 200, ed è per questo motivo che è stata elevata una sanzione pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile e valutato dall’ufficio tecnico comunale in duemila euro. Dal punto di vista amministrativo, la municipale ha avviato un procedimento per il quale, come è noto, è aperto anche un fascicolo d’indagine in procura, di cui si stanno occupando i carabinieri. Nel frattempo è stato avviato un procedimento anche da parte della polizia municipale e in particolare dal nucleo edilizia che sta proseguendo gli accertamenti per verificare la presenza di ulteriori illeciti di natura edilizia.