Lo stalker si finge anche poliziotto per molestarla: arrestato dopo 3 anni di persecuzioni

Si erano conosciuti ai tempi dell’università. Entrambi studenti fuori sede in una città toscana avevano iniziato a frequentarsi. Lei però, una ragazza di Lucca, non avrebbe mai pensato che quell’incontro si sarebbe trasformato in un calvario durato 3 anni e che soltanto lunedì scorso (11 maggio) è stato interrotto dalla polizia, che ha arrestato il suo spasimante diventato un vero e proprio stalker: ha 23 anni, origini albanesi e residente nella provincia di Latina: è arrivato a Lucca con un treno violando anche le misure contro il contagio e finendo multato anche per questo motivo.

La sera di lunedì le volanti lo hanno arrestato per stalking. Il ragazzo era già stato denunciato dalla vittima, una ragazza di Lucca: da 3 anni la perseguitava con pedinamenti, continui messaggi sui social anche velatamente minacciosi, continue richieste di incontri, causando un grave stato di ansia alla vittima, che era costretta a non uscire da casa per non incontrarlo.

Anche questo periodo di quarantena, durante il quale tutti gli studenti sono tornati a casa, non ha fermato il ragazzo, che ad un certo punto ha pensato bene di partire da Latina in treno per raggiungere la sua vittima a Lucca.

Giunto sotto casa sua ha suonato alla porta dicendo di essere un poliziotto. Per fortuna la madre della vittima non ha abboccato e ha subito chiamato il 113. Dopo pochi minuti è arrivata la volante alla quale ha dichiarato tranquillamente che era venuto a Lucca per far visita ad un congiunto.

Una volta ricostruita la vicenda, molto complessa, l’uomo è stato arrestato e condotto in carcere poiché colto nella flagranza del reato di stalking.

Stamattina (13 maggio) si è tenuta l’udienza di convalida all’esito della quale il gip ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Latina.