In manette il commando di banditi che assaltava e faceva esplodere i bancomat

1 giugno 2020 | 08:28
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In manette il commando di banditi che assaltava e faceva esplodere i bancomat
In manette il commando di banditi che assaltava e faceva esplodere i bancomat
In manette il commando di banditi che assaltava e faceva esplodere i bancomat

Usavano veri e propri ordigni per fare i colpi: tra i destinatari dell’ordinanza un 48enne di Altopascio e un 25enne di Viareggio

La banda dell’acetilene che ha colpito tra le province di Lucca, Pisa e La Spezia, finisce in manette.Cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite, 14 le perquisizioni nei confronti di nove persone per furto aggravato continuato, detenzione e porto abusivo di armi, esplosivo, riciclaggio e favoreggiamento personale. Tra gli arrestati anche un uomo di 48 anni di Altopascio e un altro componente della banda residente a Viareggio.

E’ questo l’esito di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il tribunale di Padova Benedetto Roberti e avviata nel febbraio scorso dal nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Treviso, assieme ai comandi provinciali di Lucca, Pistoia, Prato, Grosseto, Massa Carrara, Brescia e La Spezia.

Nel corso dell’operazione è stata arrestata anche la compagna di uno degli indagati, tutti toscani e veneti, che dovrà scontare anni 6 mesi 4 e giorni 10 di reclusione per numerosi furti aggravati in abitazione ai danni di anziani commessi da gennaio 2014 ad agosto 2017 nelle province di Padova e Udine.

Gli arresti

In manette è finito anche il 48enne altopasceseLiliano Ferri. Un altro arresto è stato effettuato in provincia di Lucca, dove è stato colpito dall’ordinanza anche Dejan Guido Negro, 25 anni, domiciliato a Viareggio. Destinatari dell’ordinanza anche Janco Major, 46enne domiciliato a Paese, in provincia di Treviso, Naika Gabrieli, 40enne residente a Istriana, sempre in provincia di Treviso, Laki Grisetti, 36enne di Castefranco Veneto e Chiara Colombo, 32enne anche lei residente in questo paese in provincia di Treviso.

L’indagine

Le indagini sono partite da una attività investigativa volta a identificare i componenti di una banda ritenuta responsabile di furti pluriaggravati, consumati e tentati, attraverso l’utilizzo di congegni esplosivi ai danni di sportelli bancomat di istituti bancari e postali della provincia di Lucca, Firenze, Pisa, La spezia e Massa Carrara che ha fruttato un bottino di circa 250mila euro in contanti.

I colpi ai bancomat

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa in relazione a tre assalti bancomat avvenuti alle prime ore del 29 febbraio scorso al Monte dei Paschi di Siena nel supermercato Coop di Empoli, l’ufficio postale di San Miniato e la banca Carige i Ameglia, inoltre il gruppo è indagato in stato di libertà per ulteriori tre assalti avvenuti il 22 febbraio scorso in Fosdinovo, Montignoso e Pontasserchio ma c’è il sospetto che possa trattarsi degli autori di alcuni recenti raid messi a segno nello stesso periodo e con le stesse modalità anche a Lucca e nella Piana. La banda si muoveva tra il Veneto, la Toscana e la Liguria con un’auto di grossa cilindrata risultata rubata e con targhe clonate. Gli arrestati avevano la disponibilità di una pistola semiautomatica, ordigni esplosivi che venivano utilizzati per far saltare gli sportelli Atm, di strumenti di effrazione e scanner per intercettare le comunicazioni delle forze dell’ordine. Le basi del gruppo erano in provincia di Treviso e di Pistoia, garage e alloggi dove si rifugiavano dopo i colpi.

Le perquisizioni

Le perquisizioni sono state effettuate in alcuni campi rom e abitazioni degli indagati o riconducibili agli indagati, a caccia di esplosivo e refurtiva. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il modus operandi della banda era lo stesso: venivano utilizzate auto di grossa cilindrata spesso rubate per effettuare i colpi e poi dileguarsi.