La disperazione della madre del centauro: “Ditemi che non è vero”




La donna è arrivata sul luogo dell’incidente in lacrime. Il fratello di una delle vittime allontanato dal personale del 118
Una triste processione, quasi fosse una via crucis della disperazione. Amici e parenti delle tre vittime del drammatico incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio di oggi (1 giugno) a Lunata, arrivano sulla via Pesciatina ancora chiusa al traffico con lo sguardo disperato. Tra i primi ad arrivare c’è anche il giovane fratello di una delle due giovanissime vite spezzate a bordo dello scooterone travolto dalla moto guidata da un 38enne.
Si avvicina timoroso alle forze dell’ordine: “Cerco il mio fratellino, ditemi che non è lui” e indica la drammatica scena di uno scooterone riverso a terra quasi polverizzato. Allunga lo sguardo ai due corpi coperti da un telo bianco. Purtroppo tra questi c’è il cadavere anche di suo fratello.
La disperazione assale anche la mamma del giovane 38enne alla guida della Bmw 1200. Arriva in lacrime e fa per avvicinarsi all’ambulanza della Croce Verde, in sosta a pochi metri dal cadavere del figlio. Scoppia a gridare: “No, perché, non ci credo. Non è vero: ditemi che non è vero”. Devono consolarla parenti e amici nel frattempo accorsi e i sanitari e le forze dell’ordine cercano di farle forza. E’ tutto inutile.