Puglia: “Parco avventura, lavori affidati nella piena regolarità”

2 luglio 2020 | 14:03
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Puglia: “Parco avventura, lavori affidati nella piena regolarità”
Puglia: “Parco avventura, lavori affidati nella piena regolarità”
Puglia: “Parco avventura, lavori affidati nella piena regolarità”

Il vicesindaco si difende dalle accuse contenute in un esposto al vaglio dell’inchiesta della procura

I lavori per il Parco avventura di Vagli? “Assolutamente regolari”. Il vicesindaco Mario Puglia respinge le accuse e cerca di demolire alcune delle considerazioni contenute nell’esposto che, al riguardo, è al vaglio dell’indagine: “Secondo i denunciatori seriali – scrive Puglia – questo parco fu realizzato dalla società Romei Srl prima che la stessa vincesse la gara di appalto: non è vero”.

E così Puglia ricostruisce l’intera vicenda: “In data 14 gennaio 2019 con protocollo 119, fu invitato l’ingegnere Morganti tramite un portale regionale per l’acquisizione di un incarico professionale, per la progettazione esecutiva, direzione dei lavori, sicurezza e contabilità così da poter realizzare il Parco Avventura sulle sponde del lago di Vagli, come previsto dal piano particolareggiato. Nel mese di aprile veniva effettuata l’estrazione di tre ditte dall’elenco delle imprese registrate all’albo comunale e sempre nel mese di aprile, l’ufficio tecnico, determinava a contrarre, tramite l’avvio di procedura su sistema telematico entro il termine prestabilito. L’unica ditta partecipante risulta la Romei srl per un importo, con un ribasso sull’importo di gara, di 133.200 euro”.

“In data 10 maggio scorso due noti signori con contenziosi con il Comune di Vagli, inviarono alla procura di Lucca un esposto asserendo che i lavori erano iniziati senza alcuna lettera di invito e sicuramente a giudicare che secondo loro, i lavori erano già stati eseguiti. Tale affermazioni, totalmente infondate, in quanto il giorno 10 maggio i lavori erano stati consegnati alla ditta appaltatrice e pienamente iniziati Anche in questo caso si è inteso creare ustruzionismo e infondere negli investigatori dubbi, che naturalmente, la procura con gli atti acquisiti dopo la perquisizione del 25 di maggio, saprà verificare e tirarne le conclusioni”.