Incendio in un appartamento al Portone dei Borghi, parla il titolare del locale che ha spento le fiamme: “Ma non chiamatemi eroe”

13 luglio 2020 | 13:41
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Incendio in un appartamento al Portone dei Borghi, parla il titolare del locale che ha spento le fiamme: “Ma non chiamatemi eroe”

Martino Tonetti è intervenuto per mettere in salvo un anziano sotto choc dopo aver visto il fumo uscire da una finestra

Attimi di paura ieri sera (12 luglio) nel centro storico di Lucca, in via Michele Rosi in cui si concentrano alcuni famosi locali, luogo di aperitivo e di ritrovo per i lucchesi. Alle 21,30 circa è stato notato del fumo uscire dalla finestra di uno degli appartamenti della zona. Il primo ad accorgersi che c’era qualcosa di strano è stato il proprietario del locale Ciclo di Vino, Martino Tonetti.

Gestore di un locale e carabinieri sfondano la porta della casa dove è scoppiato un incendio: salvato un anziano

“Ho avvertito un intenso odore di bruciato e mi sono accorto che qualcosa non andava, la conferma è arrivata quando ho visto del fumo uscire dalla finestra del salotto di un appartamento posto sopra il Caffè i Borghi – dice Tonetti – A quel punto ho suonato al citofono dell’appartamento per sincerarmi che non stesse prendendo fuoco qualcosa”.

Nel momento in cui Martino cerca di avvertire il proprietario dell’appartamento, passa da via Fillungo una gazzella dei Carabinieri che viene prontamente fermata dagli avventori dei locali. Un anziano signore si affaccia alla finestra con in mano le chiavi di casa e chiede aiuto in preda al panico.

“Con un militare dei carabinieri abbiamo chiesto al signore di gettarci le chiavi di casa per intervenire e metterlo in salvo, ma l’anziano visibilmente scosso da ciò che sta accadendo ha detto che avrebbe aperto lui stesso – prosegue Martino nel suo racconto – Visto che tardava ad aprire ed il fumo era sempre più intenso con i carabinieri abbiamo deciso di sfondare il porta d’ingresso che si trova al portone dei Borghi. Una volta abbattuta siamo saliti per le scale e in quel momento l’anziano ha aperto la porta d’ingresso. Si trovava in preda al panico e nell’appartamento c’era un intenso fumo”.

Il signore è spaventato, ha paura, un militare tenta di aiutarlo a mettersi in salvo ma lui oppone resistenza, il carabiniere con la forza riesce a fargli scendere le scale.

“All’interno del salotto era tutto buio, il fumo proveniva dalla cucina, affacciandomi alla porta ho visto che c’erano delle fiamme che provenivano da uno dei fornelli, ho deciso di scendere a prendere l’estintore che abbiamo nel locale”.
Martino ritorna nell’appartamento e con l’estintore spegne il fuoco divampato in cucina.

“Nonostante le fiamme fossero spente il fumo era sempre molto intenso e sono di nuovo sceso in strada per prendere un panno bagnato da mettermi davanti alla bocca. Con l’aiuto di due miei amici, Carlo Minutoli e Andrea Sanna, sono rientrato in casa con l’intento di aprire le finestre e arieggiare i locali – continua – Nel mentre io aprivo la finestra di cucina, gli altri sono riusciti a raggiungere la valvola del gas e a bloccarne la fuoriuscita. Quando sono uscito ho visto un militare a terra che si era sentito male a causa del fumo e dallo sforzo di portare in salvo il signore. In quel momento sono arrivati i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona”.

Non chiamatemi eroe – dice Martino un po’ in imbarazzo per il clamore mediatico che c’è di fronte alla notizia – Sono contento che tutto si sia concluso per il meglio e che non ci siano state conseguenze gravi”.

Sicuramente le cose non si sono aggravate grazie al suo tempestivo intervento.