Cup telefonico, odissea per una prenotazione

30 luglio 2020 | 08:32
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Cup telefonico, odissea per una prenotazione

Il racconto di un’utente che da dieci giorni non riesce a fissare una visita per il marito

Servizio Cup, una vera odissea. A segnalarlo, proprio nei momenti più caldi della vertenza sindacale, alcuni cittadini di Lucca che, vista la situazione in cui si trovano, sono stati costretti a rivolgersi al servizio telefonico per prenotare una visita medica.

Fra questi una donna racconta la sua esperienza con il call center telefonico messo a disposizione dall’azienda Asl Toscana Nord Ovest per fissare una visita medica al marito, cosa che tutt’oggi non è ancora riuscita a fare.

“La mia prima telefonata al Cup risale a dieci giorni fa – ricorda – Lunedì 20 luglio, trovandomi fuori da Lucca e senza possibilità di poter presentare ricetta elettronica, decido di rivolgermi al servizio telefonico per prenotare una visita medica a mio marito, per fortuna non urgente. Compongo il numero messo a disposizione dall’azienda sanitaria, lo 0583.970000, risponde una voce elettronica che ricorda che tutti gli opertatori sono impegnati in altre conversazioni e invita a ricontattare il numero più tardi. Nonostante tutti i giorni abbia provato a contattare il call center, si presentava come sempre la stessa voce elettronica che invita a ricontattare il servizio più tardi”.

“Arriviamo a lunedì 27 luglio – prosegue – senza ancora essere riusciti a parlare con un operatore- Decido di chiamare alle 9,29 e stavolta, oltre alle varie musichette, la voce elettronica dice che davanti a me sono presenti 14 chiamate in attesa. Decisa ad arrivare a capo di questa faccenda, metto il telefono in carica e mi armo di pazienza. Passa il tempo e dopo sei ore precise, alle 15,29 la voce elettronica annuncia che davanti a me mancano due chiamate e improvvisamente cade la comunicazione senza che sia io ad averla interrotta”.

Una cosa molto singolare visto che il servizio risulta attivo dalle 8 alle 16,50, quindi si era ben lontani dall’ora di chiusura. Gli operatori Cup e del front office dell’Asl sono in sciopero da alcuni giorni, a seguito del mancato appello sul destino contrattuale di 50 lavoratori addetti al servizio dell’area lucchese.

“Sono consapevole di questo sciopero – precisa Marisol – Infatti da lunedì (29 luglio, ndr) è stata cambiata la voce registrata e adesso dice che gli operatori sono in sciopero e stacca immediatamente la comunicazione. Non è certamente mia intenzione giudicare le motivazioni che stanno dietro a questo sciopero e so bene che è un diritto di ogni lavoratore. Però bisogna considerare che si tratta di un servizio di sanità pubblica e di conseguenza deve essere messo in condizione di operare in qualsiasi situazione, anche quella più difficile”.