Troppi ospiti nelle Rsa, due strutture della provincia di Lucca nel mirino dei Nas

Secondo gli investigatori avrebbero ampliato la capacità massima di anziani e persone non autosufficienti violando il tetto fissato dai Comuni
Strutture per anziani e centri diurni al setaccio da parte dei Nas. In provincia di Lucca sono finite nel mirino degli investigatori due Rsa. Secondo i militari del Nas di Livorno che hanno messo in campo controlli nell’ambito di un servizio che si è svolto su tutto il territorio nazionale, le case di riposo in questione avrebbero ampliato abusivamente la capacità ricettiva per numero sia di ospiti complessivi che di persone non autosufficienti, rispetto alle autorizzazioni rilasciate dai Comuni sulla base degli spazi e del personale addetto alle cure ed assistenza. Violazioni di tipo amministrativo che sono state contestate ai gestori.
Delle 265 strutture e centri dedicati all’accoglimento e all’assistenza controllati dai Nas, 51 sono risultate con irregolarità, pari al 19% degli obiettivi, selezionati sulla base di una pianificazione preventiva sul territorio e da segnalazioni arrivate dacittadini. Nel corso della vigilanza sono state rilevate situazioni penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all’autorità giudiziaria di 14 persone addette al settore, in particolare gestori delle strutture e operatori, accertando episodi di mancata assistenza e abbandono di anziani, specie non autosufficienti. Ulteriori infrazioni penali hanno riguardato l’esercizio abusivo della professione sanitaria, l’uso di falsi titoli professionali di infermiere e operatore socio-assistenziale nonché la presenza di personale privo di adeguata preparazione professionale.
Complessivamente, da giugno scorso, il monitoraggio ha già determinato l’esecuzione di 3.600 ispezioni in tutto il territorio nazionale su attività imprenditoriali del settore turistico o situate in aree a preminente vocazione vacanziera come stabilimenti termali e centri benessere, agriturismi, villaggi turistici e stabilimenti balneari, ristoranti, filiera del prodotti ittici, gelaterie e punti di ristoro delle principali strade e autostrade, stazioni, porti e aeroporti.
Nel corso dei controlli sono state contestate, nel 28% delle strutture oggetto di ispezione, 80 sanzioni penali e comminate 980 violazioni amministrative, per complessivi un milione e 200 mila euro di sanzionipecuniarie. In particolare, 146 aziende presentavano gravi irregolarità strutturali o igieniche tali da disporre un immediato provvedimento di sospensione dell’attività o di sequestro dell’intera plesso. Nello stesso contesto i Nas hanno sequestrato quasi 24 tonnellate di prodotti alimentari irregolari, in particolare ittici, per un valore commerciale di oltre 200 mila euro, impedendone la commercializzazione e il consumo finale.