Lucca, amanti infedeli pedinati e spiati anche durante il lockdown. Incontri bollenti lungo il fiume Serchio

Gli investigatori privati assoldati anche durante le limitazioni del covid19: “Sono le donne a tradire di più e nel 90% i sospetti vengono confermati”
L’estate è la stagione degli amori, ma anche delle relazioni clandestine, complice il bel tempo, le vacanze e gli svaghi, numerosi sotto il sol leone d’agosto. Mentre c’è chi si gode le ferie in pieno relax sul mare, c’è anche chi, per questioni lavorative, è costretto a fare gli straordinari viste le numerose richieste che in questi ultimi tempi arrivano agli istituti di investigazione sul nostro territorio.
“Statisticamente d’estate le richieste di indagini su infedeltà coniugali crescono e i numeri sono più alti e si incrementano piano piano con l’arrivo della bella stagione, quando c’è più voglia di incontrarsi e di divertirsi” dice Luca Cannella investigatore dell’agenzia Falco di Lucca, che da anni si dedica alle indagini nel campo civile e penale.
Anche l’emergenza covid non è bastata a fermare l’impeto delle passioni che brucia gli amanti:
“Le indagini civili sull’infedeltà, sono proseguite anche nel periodo di lockdown, molte persone che avevano una relazione già prima dell’arrivo della pandemia hanno proseguito ad incontrarsi a discapito delle regole previste dai decreti sicurezza”.
Certo alcuni cambiamenti ci sono stati per forza, dovuti all’eccezionalità del momento in cui si viveva, allora per avere un incontro occasionale con il proprio amante si sfruttavano i parcheggi dei supermercati o luoghi isolati adiacenti, dove se si veniva fermati da forze dell’ordine si poteva sempre dire di essere sul luogo per altre necessità. A parte queste situazioni di eccezionale “emergenza” però, i luoghi frequentati dalle coppiette sono sempre gli stessi da molto tempo:
“I luoghi preferiti dagli amanti sono più o meno gli stessi da molti anni – prosegue Luca Cannella –. La zona del fiume Serchio è sempre stato luogo di ritrovo per le coppiette e adesso è frequentata da persone di età più matura. Di solito gli amanti prediligono luoghi isolati e i grandi parcheggi incustoditi, dove poter appartarsi in tutta tranquillità lontano da occhi indiscreti”
Ma sono più gli uomini o più le donne a rivolgersi ad un’agenzia investigativa per far pedinare il proprio coniuge?
“Da un punto di vista statistico ad oggi possiamo dire che sono le donne a tradire di più il partner – precisa Matteo Cannella fratello di Luca, con cui condivide il lavoro all’agenzia investigativa Falco di Lucca – Negli anni passati la percentuale di richieste di indagini era al 50 e 50. Molte volte i clienti si presentano da noi con richieste che non possiamo soddisfare, chiedono dei controlli su dispositivi cellulari e sulle applicazione di messaggistica, questi non possono essere fatti e sono vietati dalla legge sulle intercettazioni telefoniche”.
In molti richiedono servizi impossibili da poter svolgere, certo anche nel campo delle investigazioni la tecnologia ha fatto dei passi da giganti, però esistono dei limiti ai quali un investigatore non può derogare.
“La maggior parte delle persone che si rivolgono all’agenzia hanno già dei sospetti sull’infedeltà del proprio partner – prosegue Matteo Cannella – Alcuni hanno trovato dei messaggi compromettenti, altri hanno notato un cambiamento di comportamento, un distacco emotivo o un’apatia nei confronti del coniuge, questi sono i campanelli d’allarme che fanno nascere il sospetto di essere traditi. Nel 90 per cento dei casi l’infedeltà coniugale viene confermata dalle indagini effettuate”.
“A fine del servizio – conclude – i clienti ricevono un rapporto informativo sugli spostamenti effettuati dal coniuge, correlato da documentazione fotografica che può essere presentata in un’eventuale causa di divorzio. Spesso veniamo contattati dagli avvocati perché sanno che i propri clienti sono in via di separazione, in termini legali però, è sempre il cliente da dover fornire l’incarico all’agenzia investigativa”.