Anche Lucca piange la morte del critico d’arte Philippe Daverio

2 settembre 2020 | 12:41
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Anche Lucca piange la morte del critico d’arte Philippe Daverio
Anche Lucca piange la morte del critico d’arte Philippe Daverio
Anche Lucca piange la morte del critico d’arte Philippe Daverio

Il sindaco Tambellini: “Scomparso un grande erudito e narratore”

Lutto anche a Lucca per la scomparsa dello storico dell’arte Philippe Daverio, avvenuta oggi.

A ricordarlo è il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “È scomparso un grande erudito e narratore – dice – un grande italiano ed europeo. Philippe Daverio ha raccontato nel suo Passepartoutanche Lucca: quella medievale della Francigena, quella prerinascimentale di Jacopo della Quercia e di Paolo Guinigi, quella imperiale di Elisa Bonaparte. Il bello dei racconti di Daverio è stato seguire filo rosso che lega luoghi anche lontani, documenti, personaggi e opere che rendono avvincente la nostra storia dell’arte”.

Daverio era stato ospite della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: “Abbiamo avuto il privilegio di ospitarlo nella chiesa di San Francesco – si legge in una nota dell’ente – per un evento dedicato alla bellezza dell’Italia da proteggere e rilanciare. Lo abbiamo apprezzato dal primo momento, perché Philippe Daverio era così: colto e raffinato, arguto e profondo, ironico e tagliente. Di Lucca diceva: “È bellissima ed europea, di questa città amo l’atmosfera, la piacevolezza del viverci, la tavola, la storia riassunta nelle pietre, ma deve sapersi raccontare meglio”. Ci mancherai Philippe. Grazie per tutto quello che ci hai regalato”.

Così lo ricorda il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari: “Era l’8 luglio del 2018 quando il professor Daverio venne a Porcari. E prima di tutto volle salire sul piazzale della nostra chiesa per ammirare il nostro paese dall’alto. Chiese di salire in Torretta ma non ci fu il tempo materiale. Anche se uno non lo avesse conosciuto, dopo pochi minuti erano evidenti dalle sue parole e dalla sua voce profonda, una non comune potenza comunicativa e la sua grande cultura. Un onore per me, un onore per Porcari tutta. Buon viaggio professore”.

“Un uomo di enorme cultura, straordinaria intelligenza e grande umanità, uno storico dell’arte raffinato e sensibile, uno dei più capaci divulgatori, innamorato della nostra cultura, della nostra arte e del nostro paese. La scomparsa di Philippe Daverio lascia un grande vuoto e un profondo dolore”. Queste le parole del presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti alla notizia della morte di Philippe Daverio che era un habitué del Caffè de La Versiliana, che frequentava con grande piacere sin dai tempi della conduzione di Romano Battaglia fino al passato più recente. “Riusciva a incantare il pubblico, ad accompagnare tutti  con grande semplicità nell’affascinante scoperta del nostro patrimonio culturale. Il suo – spiega il presidente Alfredo Benedetti – era uno dei primi nomi a cui sempre si pensava per gli incontri della Versiliana e così avevamo fatto anche nel febbraio scorso quando dovevamo programmare il tour invernale del Caffè. Già prima dell’emergenza sanitaria avevamo già infatti ipotizzato delle date per la sua presenza a Pietrasanta, ma poi per motivi anche di salute non potè confermare la sua partecipazione. La scomparsa di Daverio è una perdita enorme per il mondo culturale e siamo profondamente addolorati”.

Il candidato per il Pd alle regionali, Alberto Veronesi, lo ricorda con affetto: “Con la scomparsa di Daverio non viene soltanto meno l’intellettuale di spessore, il grande storico dell’arte e il personaggio televisivo. A me viene a mancare l’amico Philippe, uno di famiglia”. Veronesi conclude con un saluto affettuoso “Ciao Papillon caro. Ti porterò nel cuore”.