“Il bimbo deve stare in quarantena”, ma la comunicazione arriva tre giorni dopo rispetto ai compagni

Il caso alla scuola materna di Fagnano: ancora problemi nelle procedure per la limitazione del contagio da Covid
Ancora problemi e incertezze a scuola per l’attuazione delle procedure per la limitazione del contagio da coronavirus. A scrivere, stavolta, è la mamma di un alunno della scuola materna di Fagnano.
“Lunedì – spiega – sono venuta a conoscenza tramite mamme della scuola che i bambini della classe di mio figlio sono da sabato in quarantena, in attesa di tampone per un caso di Covid all’interno della classe. Mi attivo immediatamente chiamando la dirigente scolastica e l’ufficio igiene per capire per quale motivo non ho ricevuto comunicazioni in merito. La dirigente mi informa che sabato la Asl l’ha chiamata dicendole che non riescono a contattarmi telefonicamente per notificarmi la quarantena, cosa alquanto impossibile perché io sono sempre reperibile”.
La dirigente scolastica dell’istituto comprensiva Lucca 7 si è adoperata fin da sabato, tenendosi sempre in contatto con la Asl, per assicurarsi che tutte le famiglie fossero a conoscenza del caso e della necessità di quarantena.
“La dirigente a quel punto – conferma la signora – sollecita la Asl, noi chiamiamo in continuazione scuola e Asl ma senza risultato. Mio figlio era assente alcuni giorni prima del caso Covid e quindi potrebbe non rientrare nella quarantena, ma la dirigente ci ha informato che la Asl ci ha chiamato e che quindi mio figlio dovrebbe far parte del provvedimento di quarantena”.
La situazione si è chiarita solo nella nottata appena trascorsa quando è arrivata la comunicazione ufficiale: il bambino deve rispettare la quarantena, con qualche giorno di ritardo rispetto ai compagni di classe.