Tentano di svaligiare il postamat: banda in manette dopo un rocambolesco inseguimento

16 ottobre 2020 | 09:24
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Tentano di svaligiare il postamat: banda in manette dopo un rocambolesco inseguimento
Tentano di svaligiare il postamat: banda in manette dopo un rocambolesco inseguimento
Tentano di svaligiare il postamat: banda in manette dopo un rocambolesco inseguimento

I tre malviventi che hanno colpito nel capannorese bloccati dopo la fuga a Viareggio

Avevano studiato il colpo perfetto per svaligiare il postamat di Segromigno in Piano. Dopo aver ftto dei fori allo sportello atm e sradicato i cavi di rete per collegarli ad un dispositivo detto black box, attraverso un malware che consente di impartire comandi e far erogare denaro avrebbero ripulito il forziere. Sono stati però intercettati dai carabinieri del nucleo investigativo dei carabinieri di Lucca che impegnati nei controlli del territorio si sono avvicinati ai tre che stavano armeggiando di fronte al postamat.

Ne è nato un rocambolesco inseguimento che è durato fino a Viareggio dove, grazie anche al dispiegamento di pattuglie, i malviventi sono stati bloccati. In manette sono finiti tre uomini, un 24enne e un40enne di origini rumene e un 36enne di origini moldave.

E’ accaduto tutto nella notte di ieri (15 ottobre). La banda del postamat era appena entrata in azione ed era già riuscita a piazzare il dispositivo elettronico quando i militari sono intervenuti. I tre sono fuggiti su una vettura nella Piana e sono stati inseguiti fino in Versilia.

La centrale operativa dei militari ha diramato l’allarme e a Viareggio sono tati braccati. I tre però prima di arrendersi hann tentato una disperata fuga a piedi, abbandonando l’auto. Sono stati però fermati.

Nell’auto i carabinieri hanno sequestrato la somma di 8mila euro in banconote da 50 euro, un computer portatile e relativi dispositivi di collegamento allo sportello postamat, tre radio portatili con auricolari, un binocolo professionale, trapani e strumenti per lo scasso.

All’intero c’erano anche capi di abbigliamento e cappellini di colore scuro, tutto sottoposto a sequestro. Gli arrestati sono stati condotti in carcere mentre vanno avanti gli accertamenti dei carabinieri per capire se altri colpi siano stati messi a segno con le stesse modalità.