A casa positivi al Covid con un guasto alla caldaia, ma la ditta non può entrare a ripararla

30 ottobre 2020 | 17:22
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A casa positivi al Covid con un guasto alla caldaia, ma la ditta non può entrare a ripararla

L’odissea di due fratelli di Porcari risolta dal sindaco Fornaciari in sinergia con l’Asl: sono stati trasferiti in un albergo sanitario

Due fratelli positivi al coronavirus e in quarantena nella propria abitazione, ma la caldaia va in panne e la ditta non può intervenire per riparare il guasto. Il motivo? La caldaia si trova dentro casa e la ditta non può mandare un tecnico con i due contagiati all’interno dell’abitazione, che prima dei lavori andrebbe anche sanificata.

La sfortunata vicenda è capitata a due fratelli di Porcari, un vero e proprio caso emblematico delle complicazioni indotte dal coronavirus nella vita di tutti i giorni. I due contagiati, che vivono in casa da soli, dopo giorni di odissea senza riscaldamento e acqua calda, hanno deciso di appellarsi in modo disperato al sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari.

Il primo cittadino, allertato dai due malcapitati, si è mosso immediatamente contattando la ditta per la riparazione della caldaia. Il sindaco ha richiesto una risposta scritta, che ha confermato la tesi già descritta a voce da due fratelli positivi al virus: “Possiamo intervenire solamente a casa vuota e sanificata”.

A questo punto il sindaco, che nei piccoli comuni è sempre più sollecitato per risolvere i problemi dei cittadini, non ha perso tempo ed ha contatto subito l’Asl per cercare una soluzione. Un lieto fine che ala fine è arrivato: i due fratelli, dopo giorni di odissea, mercoledì (28 ottobre) sono stati spostati al sicuro in una struttura sanitaria.

“La priorità era spostare velocemente i due fratelli – spiega Leonardo Fornaciari – e finalmente adesso sono al sicuro, e con dignità, in un albergo sanitario. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione e alla sinergia con la struttura sanitaria: per questo ci tenevo a ringraziare Luigi Rossi (responsabile Asl della macrostruttura zona distretto della Piana di Lucca ndr) e l’Acot (agenzia di continuità ospedale-territorio”.

I due fratelli adesso sono al sicuro e con l’acqua calda, in attesa dei lavori alla propria abitazione.