Truffa dello specchietto, coppia finisce nei guai

Sono stati denunciati dalla polizia dopo un colpo ai danni di una anziana sulla Pesciatina
La tecnica è ormai ben collaudata e conosciuta: i due truffatori dello specchietto però sono finiti in trappola grazie al caso accaduto ad una anziana vittima di Lucca, che ha messo la polizia sulla buona strada. E’ stato così che una donna ed un uomo di Montecatini sono finiti nei guai.
A loro nei giorni scorsi gli investigatori della squadra mobile hanno notificato l’avviso di conclusione indagine con l’accusa di avere truffata un’anziana signora lucchese. La vicenda risale al novembre dell’anno scorso.
L’anziana signora, quasi ottantenne, nella tarda mattinata, percorrendo, alla guida della propria vettura la via Pesciatina, in direzione Lucca, aveva sorprassato uno scooter, con due persone a bordo, che intralciava la carreggiata viaggiando a bassissima velocità. Durante il sorpasso, secondo quanto ricostruito dalla polizia, la donna udiva un colpo e, subito dopo, il conducente del motociclo le intimava di fermarsi.
L’uomo, con fare nervoso, le aveva contestato di avere urtato, durante la manovra di sorpasso, lo specchietto del suo scooter e le intimava di risarcirlo per la somma di 300 euro. L’anziana lamentava di non avere con sé la somma e, su richiesta incalzante del malfattore, andava a casa a prelevare il denaro, seguita dai due passeggeri dello scooter. Prima di partire l’uomo le chiedeva di consegnargli, in pegno, la collana d’oro che indossava, ma la donna si rifiutava. Appena giunta a casa, la vittima consegnava i soldi ai malfattori.
Il copione è sempre lo stesso: da un veicolo in sosta, o che marcia più lentamente, viene lanciato un oggetto che fa del rumore, solitamente sassi di piccole dimensioni o palline di plastica o gomma. Successivamente i truffatori si accostano al malcapitato, a cui chiedono, con tono spesso minaccioso, di constatare il danno, nella maggior parte dei casi uno specchietto rotto, e risarcirlo in denaro, per evitare trafile burocratiche.
Sono centinaia quelle consumate in Italia ogni anno e per le quali è in atto una campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato.
Nel caso specifico, l’anziana signora lucchese, subito dopo i fatti, è corsa in questura per la denuncia.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno perlustrato in lungo e largo il percorso fatto dai due a bordo dello scooter, acquisito le immagini di telecamere private ed esercizi commerciali del luogo ed, infine, sentito i proprietari e conducenti dei veicoli parcheggiati lungo la via. Uno di essi, trovandosi a transitare per quella strada, aveva effettivamente notato uno scooter Piaggio di colore grigio con due persone a bordo. L’uomo ha dichiarato di avere a bordo una telecamera, meglio nota come “dash-cam”, che poteva aver ripreso il motociclo incrociato su una rotatoria.
Le riprese della telecamera hanno effettivamente consentito l’individuazione dello scooter e del suo proprietario, B.M., una donna di 35 anni, di etnia sinta, residente a Montecatini, nota per reati contro il patrimonio.
Attraverso la donna è stato possibile risalire all’identificazione del complice, B.S. di 29 anni, anch’egli di etnia sinti e residente a Montecatini, noto per reati contro il patrimonio e, in particolare, per diverse truffe consumate proprio con la “tecnica dello specchietto rotto”.
I due sono stati immediatamente riconosciuti come autori della truffa e denunciati per truffa aggravata.