Morta a 96 anni la partigiana Nara Marchetti

Ha combattuto per la Liberazione, poi ha contribuito a divulgarne e non dimenticare i valori
Lutto nel mondo delle associazioni partigiane.
È scomparda a 96 anni Nara Marchetti. Nata a Pescia nel 1924, come si può leggere nel lemma a lei dedicato nell’encliclopedia delle donne a cura di Nadia Davini, da madre appassionata di cultura, padre socialista, lettore fervente, figurinaio emigrato da Guzzano (Bagni di Lucca) in Argentina.
Si forma con i genitori e i nonni, tra Pescia e Bagni di Lucca, per poi trasferirsi definitivamente a Lucca alla fine degli anni Trenta. Immersa in una cultura contadina, solidale e di mutuo soccorso, Nara apprende qui gli ingredienti centrali che guideranno le scelte più importanti della sua vita.
È stata una partigiana, ha fatto la Resistenza e combattuto in prima fila per la Liberazione. Poi ha combattuto per tutta la vita per affermare i diritti delle donne, per le conquiste civili e per difendere i più deboli.
Il cordoglio
Fra i primi a ricordare la figura di Nara Marchetti è l’Anpi di Lucca: “No pasaràn – si legge – Se questa è la frase che sentivi pronunciare bambina da una donna, militante, antifascista della grandezza di Dolores Ibarruri, decidendo da bambina che a lei avresti voluto assomigliare, con le stesse due parole oggi accompagnamo il tuo ultimo viaggio: No pasaràn! In questo lungo sonno, la Lucca Antifascista e democratica, che in te ha da sempre riconosciuto e la portabandiera degli ideali di fratellanza, solidarietà e di impegno politico, vorrebbe cullarti con una ninna nanna. “Io al fascismo non perdono una cosa, di avermi rubato la mia adolescenza”, dicevi sempre, e alla tua lotta contro il fascismo e i fascismi che via via si ripresentavano, hai dedicato tutta te stessa in ogni fase della tua vita”.
“Nella vita del Partito Comunista – prosegue l’Anpi – vicina alle donne nell’Udi, poi presidente Anpi, instancabile e sempre presente nella vita della nostra città, come la lettura dell’articolo 1 in quel 2 giugno del 2018, quando la tua voce cristallina ci regalò l’emozione di risentirti. Quel No pasaràn è oggi più forte e consapevole di fronte al tentativo imperante di annacquare o dimenticare i valori fondanti della democrazia, di cui voi, tu Nara, sei stata una colonna”.
Cordoglio anche dalla federazione provinciale di Lucca di Sinistra Italiana: “Nara Marchetti è un pezzo della storia di Lucca – dice – La storia migliore, quella fatta di resistenza al nazifascismo e costruzione dei diritti di giustizia, solidarietà e libertà nel corso dei decenni successivi alla Liberazione. Sarà compito delle nuove generazioni (che lei tanto amava) studiare, custodire e rigenerare questa eredità, per fornire gambe solide e idee nobili al nostro futuro”.
Anche Rifondazione Comunista di Lucca esprime il cordoglio per la scomparsa di Nara Marchetti: “Ci lascia – si spiega in una nota – una donna che aveva sacrificato la sua adolescenza per combattere il fascismo e aveva continuato a vivere lottando per far affermare la giustizia sociale, i diritti delle donne e l’ attuazione della costituzione repubblicana e antifascista. Giunga all’Anpi di Lucca la nostra solidarietà e la nostra vicinanza per questo grave lutto che ha colpito l’associazione partigiana”.
Lungo e toccante il messaggio che il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini dedica alla morte della partigiana: “Nara con i suoi racconti. Nara con la sua ironia – scrive -. Nara con quella incredibile passione per le cose giuste, per la libertà, per la vita tutta intera, che le era stata in parte rubata negli anni della sua adolescenza, dal Fascismo prima, dalla guerra dopo”.
“È morta Nara e non mi sembra vero – prosegue -. Non mi sembra possibile, perché Nara c’è sempre stata. Con la sua testimonianza, integra, altissima, concreta, emozionante, libera. Lei bambina che sognava di diventare un giorno come Dolores Ibarruri, lei adolescente che entra in contatto con la rete dei partigiani locali, che porta informazioni, crea una formazione partigiana nelle colline del capannorese, fa da collegamento tra la Piana e Lucca, prende parte al Cln lucchese e contribuisce così alla Liberazione della città”.
“A piedi e in bicicletta, ogni giorno, senza conoscere sosta, senza conoscere paura, guidata da un bisogno di libertà e di uguaglianza, che ha poi attraversato tutta la vita di Nara – prosegue Tambellini -.E ancora Nara, giovane donna, impegnata nel Pci e nell’Unione delle donne italiane, protagonista di una battaglia feroce per riconoscere il diritto di voto alle donne. La parità di diritti è ciò che l’ha impegnata anche dopo, finita la guerra, finita la Resistenza, nell’Italia del dopoguerra, nell’Italia della Costituzione e della Repubblica. Nara è nel cuore di tutti noi. Ognuno di noi associa a lei un pensiero, un ricordo, una visita, una chiacchierata, una lettura, una fotografia. Se la ricordano i ragazzi più giovani, perché Nara era in piazza con loro il 25 aprile, da presidente Anpi incontrava le scuole, lasciava la sua testimonianza a chiunque volesse ascoltarla. Se la ricordano i cittadini più grandi, perché quante volte è capitato di scambiarci due parole, quante volte è successo di essere rapiti dai suoi interventi in una conferenza o durante un’iniziativa. Trovarmi di fronte a Nara Marchetti è stato prima di tutto un grande privilegio. Una partigiana, una testimone di quegli anni, una donna impegnata per le donne e per i più fragili, per tutta la vita.Una donna che ha fatto la storia, la nostra storia: la storia dell’Italia libera, antifascista, democratica e repubblicana. Esprimo il mio cordoglio e quello di tutta l’amministrazione comunale alla famiglia di Nara Marchetti: ai familiari, alla figlia, ai nipoti e ai bisnipoti.Ciao Nara. Ti vogliamo bene, un gran bene”.
“Ci uniamo al cordoglio dei familiari, dell’Anpi e della città tutta – spiega l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Lucca -, al ricordo dei compagni di tante battaglie, per salutare Nara Marchetti, donna della Resistenza e dell’Italia democratica. La sua storia ci trasmette il messaggio di un impegno instancabile in difesa dei diritti e a sostegno della memoria antifascista. La ricordiamo partecipe testimone della lotta partigiana, del primo voto alle donne, delle battaglie civili per le pari opportunità. Ricordiamo la sua lunga e attiva presenza nel nostro Istituto storico della Resistenza, di cui era attualmente Socia onoraria e che ha accompagnato fin che ha potuto con il suo incoraggiamento e il suo consiglio”.
Accorato anche il cordoglio che arriva dal presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini: “Con Nara Marchetti se ne va un pezzo di quella memoria storica vivente che abbiamo ancora la fortuna di poter ascoltare – scrive Menesini -. Con lei perdiamo una donna potente e combattiva che, per tutta la vita, si è instancabilmente impegnata sui temi della Memoria, della pace e dei diritti. Chi, come me, ha avuto la possibilità di incrociare il suo cammino, ha potuto ammirarne la determinazione e la voglia di far conoscere alle generazioni più giovani i valori della Resistenza e della nostra Costituzione, il senso della pace e il significato di solidarietà. Sono vicino in questo triste momento alla famiglia di Nara Marchetti e mi unisco al cordoglio dell’Anpi e di tutta la comunità nel salutare questa grande donna, il cui esempio continuerà a essere vivo nella nostra vita e a guidare le nostre azioni nel far sì che la memoria sia sempre più un bene condiviso da molti e, soprattutto, dai giovani, come lei ha sempre voluto”.
Un ricordo anche dal capogruppo del Pd di Capannori, Guido Angelini: “Nara Marchetti – così la ricorda – una donna forte, una partigiana che ha fatto della lotta contro il fascismo, per la libertà e la democrazia il fondamento della propria vita. Per noi, per le generazioni, nate dopo la guerra è stato un bell’esempio di vita e di speranza in un mondo migliore. Me la ricordo impegnata nella ricostruzione dell’Anpi a Lucca e nell’ambito del Pci, quante volte, nella sede della federazione in via del Toro, abbiamo avuto con lei la possibilità di rivivere i momenti difficili della guerra, della lotta contro il fascismo e quelli belli della liberazione. Lei li ha vissuti tutti in prima persona con il massimo impegno, mettendo in gioco la propria vita, facendo la staffetta per le formazioni partigiane. Nara non si è mai risparmiata, ha sempre utilizzato il suo tempo per dare forza, coraggio, motivazioni all’impegno politico e sociale dei giovani, portando la propria esperienza di vita. Lei, con un velato sorriso, ti diceva tutto. Nel cordoglio per la sua scomparsa esprimiamo tutta la nostra riconoscenza”.
Anche il Partito Comunista Italiano esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Nara Marchetti e si stringe ai suoi familiari in questo momento così doloroso per la grande perdita. “Una perdita – dice il partito lucchese – non solo per la sua famiglia e per la famiglia dei comunisti di cui Nara ha fatto orgogliosamente parte, ma per l’intera comunità lucchese che con Nara perde una delle figure più autorevoli della sua storia recente. La sua vita è una testimonianza di coerenza politica al servizio del bene comune. Donna di sinistra, comunista, che si è battuta fin da adolescente, prima come partigiana combattente, poi da militante del Pci, in prima fila nelle lotte e nei movimenti per l’emancipazione e i diritti delle donne, una presenza nelle istituzioni contrassegnata dalle sue battaglie per i diritti sociali, ha sempre agito in nome dell’interesse supremo del paese.”
“Questo suo tratto, fermo nei principi in cui ha creduto e lottato, contraddistinto da una incessante vocazione unitaria di tutte le forze progressiste la ha resa e la rende ancora e per sempre punto di riferimento per quanti ritengono che la democrazia ottenuta attraverso la lotta partigiana e sancita dalla Costituzione e le conquiste sociali ottenute dal movimento operaio e dai movimenti civili, vadano difese quotidianamente, così come deve essere mantenuta viva la memoria in nome dell’antifascismo e della Resistenza. Nara, con la sua vita al servizio delle cause più nobili, sarà sempre un esempio per i giovani, per tutti noi, per tutti coloro che aspirano a un mondo più giusto e una società più solidale. Grazie Nara per tutto quello che hai fatto”.
La Cgil di Lucca si unisce al cordoglio. “La partigiana Nara Marchetti ci ha lasciato – si legge nella nota – La sua vita è stata semplice e lineare, sempre sulla strada dell’impegno politico, civile e sociale. Si è battuta per i diritti delle donne affinché venisse loro riconosciuto il diritto di voto, si è battuta per la loro parità e la loro libertà, e tanto le è dovuto per tutto il suo impegno. Protagonista coraggiosa nella Liberazione di Lucca. Le sue testimonianze saranno sempre vive nei ricordi e nei cuori di tutti noi. Nara ci ha lasciato un compito importante, che è quello di tramandare alle future generazioni i valori dell’antifascismo e democrazia e, noi porteremo avanti i sui insegnamenti. Oggi vogliamo salutarti così, cara compagna, con il tuo grido di ¡No pasaràn!“