Strage di Viareggio, i familiari delle vittime: “Manovre per soccorso a Moretti”

I familiari delle vittime attendono con ansia la sentenza
Strage di Viareggio, ultimo giorno di udienza, oggi (4 dicembre), in Cassazione e i familiari delle vittime attendono il verdetto, con ansia, dopo la richiesta del pg di annullare le condanne per Mauro Moretti e rinviare gli atti alla corte d’apppello di Firenze.
“Nelle settimane scorse si erano palesate manovre in corso e di soccorso per sollevare dalle proprie pesanti e gravi responsabilità dell’ex amministratore delegato Fs – si legge nella nota a firma del presidente del Mondo che Vorrei, Marco Piagentini -.Ieri (3 dicembre) abbiamo avuto la conferma che questa devastante azione ha segnato dei punti a suo favore – aggiunge il presidente- abbiamo assistito a passaggi a dir poco sconcertanti, dalle proposte di modifica del testo Unico sulla sicurezza (81/2008) per le ferrovie, all’allungamento dei tempi per usufruire di prescrizioni (per alcuni reati come l’ incendio colposo già sopraggiunte), all’intervento a gamba tesa dell’associazione Assonime (società per azioni) presieduta da Innocenzo Cipolletta, ai tempi del disastro ferroviario, tra l’altro, presidente della holding Fs. Fino ad arrivare – prosegue – al ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, attraverso la propria struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, ha emanato la determina 2590 del 25 agosto 2020, protocollo 33889 che, secondo i difensori di Moretti, tratta della velocità dei convogli adibiti al trasporto di merci pericolose, sostenendo non essere di competenza di Rfi, quando invece tale determina, allegata alla loro memoria, tratta esclusivamente della valutazione del rischio senza mai accennare alla summenzionata velocità. Inoltre – conclude Piagentini – visto che tale determina, ad oggi, non risulta presente sul sito ufficiale del ministero, i suddetti avvocati da quale fonte hanno attinto tale informazione? Una risposta ce la siamo data…. ci risulta meno oscuro il fatto che la ministra De Micheli, nonostante le nostre innumerevoli richieste, non ci abbia mai ricevuto, mentre ha deciso di organizzare un gruppo di lavoro, da vero soccorso a Moretti, che ha visto la presenza di Ferruccio Resta consulente di Ferrovie nel processo in corso che evidenzia il vero conflitto di interessi, già da noi conosciuto durante l’incidente probatorio con l’incarico come perito del gip all’ingegnere Licciardello, che aveva già ricevuto compensi dovuti a prestazioni per RFI. Manovre spudorate per salvare un personaggio dal punto di vista manageriale, economico, finanziario e politico, di cui troppi politici e istituzioni hanno dimostrato in tutti questi anni di avere riverenze e timori”.